L’inquinamento atmosferico può danneggiare l’intelligenza cognitiva

 

Secondo il nuovo studio “The impact of exposure to air pollution on cognitive performance”, pubblicato su PNAS, l’esposizione cronica all’inquinamento atmosferico potrebbe essere legata a basse prestazioni cognitive.

Lo studio è stato realizzato in Cina da Xin Zhang (School of Statistics, Beijing Normal University), Xi Chen(Department of Health Policy and Management, Yale School of Public Health) e Xiaobo Zhang (National School of Development, Peking University) che hanno monitorato per 4 anni le capacità di far di conto e di linguaggio di circa 20.000 persone  e i ricercatori ritengono che l’impatto negativo dello smog sulle capacità cognitive aumenti con l’età e che colpisca maggiormente le persone meno istruite.

Secondo il team sino-statunitense, i risultati dello studio possono essere applicati a livello mondiale e in particolare alle grandi metropoli e all’oltre l’80% della popolazione urbana mondiale che respira livelli di inquinamento atmosferico non sicuri.

Anche se, pur stabilendo un legame tra inquinamento e punteggi inferiori nei test di intelligenza, lo studio non ha dimostrato causa ed effetto, si va ad aggiungere alle preoccupanti statistiche Inquinamento atmosferico in tutto il mondo: le statistiche sugli effetti dello smog sulla salute umana presentate a più riprese dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Ogni anno muoiono circa 7 milioni di persone a causa dell’esposizione all’aria inquinata; nel 2016 nel mondo l’inquinamento atmosferico ha provocato 4,2 milioni di morti; Il 91% della popolazione mondiale vive in luoghi dove la cattiva qualità dell’aria supera i limiti delle linee guida dell’Oms; 14 città indiane sono tra le 20 più inquinate del mondo e la peggiore è Kanpur: in tutto il mondo, 9 persone su 10 respirano aria inquinata.

Il nuovo studio ha misurato i livelli di biossido di zolfo, biossido di azoto e particolato di diametro inferiore a 10 micrometri nelle aree in cui vivevano i partecipanti ai controlli e non è chiaro quali di questi 3 inquinanti sia la causa dell’abbassamento del livello cognitivo. 

I ricercatori sottolineano: «Forniamo le prove che l’effetto dell’inquinamento atmosferico sui test verbali diventa più pronunciato con l’età, soprattutto tra gli uomini e tra i meno istruiti».

Inoltre, «l’inquinamento aumenta anche il rischio di malattie degenerative come l’Alzheimer e altre forme di demenza».

Xi ha spiegato a BBC News che «il nostro campione ci ha consentito di esaminare l’impatto dell’inquinamento atmosferico mentre le persone invecchiavano, quindi i nostri risultati durante il corso della vita sono abbastanza nuovi».

Tra il 2010 e il 2014, i ricercatori  hanno testato persone di entrambi i sessi dai 10 anni in su facendo loro 24 domande di matematica standardizzate e 34 domande di riconoscimento delle parole.

Studi precedenti – dei quali abbiamo più volte scritto su greenreport.it –  avevano già rilevato che l’inquinamento atmosferico ha un impatto negativo sulle capacità cognitive degli studenti.

Derrick Ho del Politecnico di Hong Kong che ha lavorato sugli effetti sulla salute di eventi meteorologici estremi, sottolinea su BBC News che «questo ultimo studio si combina con le ricerche precedenti. Le novità di questo studio sono il focus sullo scenario cinese e il fatto che si tratta di uno studio molto dettagliato rispetto a molti altri.

Anche la differenziazione tra genere ed età  è un nuovo dettaglio».

Gli scienziati pensano che molti inquinanti influenzino direttamente e in diversi modi la chimica del cervello; per esempio, il particolato può trasportare le tossine e penetrare direttamente nel cervello.

Alcuni inquinanti possono anche avere un impatto psicologico, aumentando il rischio di depressione.

Secondo i ricercatori, uno dei motivi per cui gli uomini più anziani e con meno istruzione sono i più colpiti dall’esposizione cronica all’inquinamento atmosferico è perché questi soggetti spesso svolgono lavori manuali all’aperto.

Xi  aggiunge che «per le persone anziane (di età 55-65 o più di 65 nel nostro studio) gli effetti possono essere molto difficili da mitigare data l’esposizione cumulativa a lungo termine.

Questo è molto preoccupante perché sappiamo tutti che spesso le persone devono prendere importanti decisioni finanziarie in età avanzata, come quando dovremmo andare in pensione, quale piano di assicurazione sanitaria sia migliore».

Lo studio suggerisce che «mentre i risultati della ricerca sono specifici per la Cina, può far luce sulla situazione in  altri Paesi in via di sviluppo con grave inquinamento atmosferico.

Il  98% delle città con più di 100.000 persone nei Paesi a basso e medio reddito non rispettano le linee guida sulla qualità dell’aria dell’Oms».

Lo studio conclude: «Le nostre scoperte sull’effetto dannoso dell’inquinamento atmosferico sulla cognizione – in particolare sull’invecchiamento del cervello, implicano che l’effetto indiretto sul benessere sociale potrebbe essere molto più ampio di quanto si pensasse in precedenza».

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 29 agosto 2018 sul sito online “greenrepost.it”)

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