Costa, sui rifiuti nel Lazio ricostruzioni fantasiose

 

Il ministero dell’Ambiente definisce “fantasiose” le ricostruzioni lette sui giornali circa il lavoro della cabina di regia tecnica in corso presso il Ministero dell’Ambiente sui rifiuti del Lazio.

Per questo il dicastero precisa che “come ben si sa i lavori sono in svolgimento e il mandato è di chiudere entro il 30 novembre, quindi qualsiasi ricostruzione è fantasiosa.

Rammentiamo che l’obiettivo di questo lavoro è un affiancamento tecnico del Ministero dell’Ambiente alle tre istituzioni, coadiuvato dal prefetto: la Regione Lazio, che da sei anni deve stilare il piano regionale dei rifiuti, la città metropolitana per la raccolta dell’indicazione dei siti idonei dai comuni della provincia e Roma Capitale, la quale ha dal suo canto avviato la raccolta differenziata porta a porta per una platea di 130 mila abitanti.

Entro il 30 novembre – conclude il ministero dell’Ambiente – arriverà la relazione tecnica che poi sarà affrontata a livello politico entro il 30 dicembre. I lavori sono in corso e il commento di qualsiasi fase interlocutoria appare prematuro“.

Il ministero è intervenuto dopo alcune ricostruzioni secondo le quali avrebbe indicato la necessità che sia la sindaca di Roma ad individuare le aree idonee a ospitare le discariche. 

In questi casi bisogna solo prendere atto che il governo conferma quello che anche noi sosteniamo da circa tre anni.

Manca un atto, ci auguriamo che questa sollecitazione porti alla produzione di questo atto per andare avanti” afferma il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. 

Non spetta a noi l’individuazione di una discarica, a cui come M5S rimaniamo contrari, semmai alla Regione Lazio.

Se verrà confermata la posizione del ministero dell’Ambiente (che per ora è un’indicazione della direzione rifiuti) secondo cui è necessario che passi in consiglio metropolitano l’atto che individua le zone idonee nella provincia di Roma per realizzare impianti – e non solo discariche – al servizio della Capitale noi porteremo quest’atto in Aula.

Mi sono già mosso in tal senso, ma faremo in ogni caso dei passaggi ulteriori con il ministero e approfondimenti con l’ufficio legislativo della città metropolitana” ha detto – interpellato dall’ANSA – il delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Matteo Manunta (M5S).

L’atto consiste in una planimetria che si basa sul piano regionale 2012 e che rappresenta i vincoli esistenti sul territorio provinciale.

E’ già pronta, abbiamo ricevuto osservazioni da parte dei Comuni, ed è stata approvata a marzo 2018.

La Regione ci ha chiesto un maggiore dettaglio all’interno della cabina di regia al ministero, per una maggiore leggibilità ed è quello che faremo“, aggiunge.

Basta giochi sporchi dalla Regione Lazio a guida Pd sui rifiuti di Roma.

Il Ministro dell’Ambiente Costa ha smentito le fantasiose ricostruzioni dei quotidiani romani, non c’è alcuna tensione con Roma Capitale e nessuna bocciatura.

Piuttosto è la Regione Lazio che non ha fatto nulla in questi anni, non aggiornando mai il suo piano fermo a 6 anni fa, intanto Roma Capitale ha già un piano 2017-2021 che punta al 70% di differenziata e la riduzione nella produzione realizzando impianti di compostaggio e riciclo materia“.

Così i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Commissione Ambiente di Camera e Senato Stefano Vignaroli e Paola Nugnes e il vicecapogruppo M5S Camera Alberto Zolezzi.

Che spiegano: “Ad oggi l’estensione della nuova raccolta differenziata porta a porta con il nuovo sistema elettronico a tariffa puntuale ha già toccato 130mila romani ed entro fine anno saranno 500mila le persone interessate, per poi continuare con l’estensione negli altri Municipi il prossimo anno.

Grazie alle mappature predisposte da Ama e Comune di Roma sono già emersi oltre 80.000 ‘utenti fantasma’ che per decenni non erano neanche registrati al servizio che quindi era predisposto per minori utenze.

Di tutto questo perché non si parla?” continuano i parlamentari della Commissione Ambiente.

Da novembre poi la raccolta domiciliare con tariffa puntuale avverrà anche per 85.000 utenze non domestiche (oggi sono 20mila quelle servite) e proprio oggi è stato avviato il percorso partecipato per la realizzazione dei due impianti di compostaggio aerobico a Casal Selce e Osteria Nuova.

Sarebbe poi da rammentare a tutti che i disservizi di questi giorni sono dovuti alle proteste di ‘Coop29 giugno’ che da lunedì non lavorerà più su Roma, visto che le è stato revocato l’appalto a causa di diversi disservizi ed una richiesta di risarcimento danni avanzata da parte di Ama per 3 milioni di euro per inadempienze contrattuali“, concludono.

I rimpalli, gli scaricabarile, il non assumersi mai le responsabilità hanno ridotto la Capitale in un mondezzaio” afferma il capogruppo del Pd alla Regione Lazio, Mauro Buschini, ex assessore regionale all’Ambiente. 

Per Buschini è ora che “i cinquestelle indichino le aree preposte allo smaltimento dei rifiuti, poi la Regione Lazio potrà procedere con il piano regionale.

Basta scaricare sulle province – conclude -, Roma diventi autonoma come prevede la legge

Solidarietà al ministro Costa, costretto dai 5Stelle a smentire quello che il suo ministero ha ufficialmente scritto e che i mezzi di informazione hanno semplicemente riportato.

Che poi è quello che tutti sanno: e cioè che se la Raggi non indica le aree di Comune di Roma e Città Metropolitana dove possono sorgere gli impianti, il Piano regionale non si potrà mai chiudere.

E Roma resterà una discarica a cielo aperto“.

Così il vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi.

(ANSA del 5 ottobre 2108, ore 17:42)

 

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