I CATTIVI ODORI, A MARATTA E IN CENTRO

 

In questi ultimi giorni (e soprattutto notti) a Maratta ma, anche in centro città, si sono avvertite con grande intensità forti puzze che non fanno che ripetersi e caratterizzare l’aria (sempre più inquinata e malata) della nostra città.

Parlando con alcuni residenti di Maratta ho avuto la conferma che nulla è cambiato rispetto alla presenza di veleni e sostanze tossiche provenienti (in quella zona) dai 2 camini di incenerimento che ci avvelenano da oltre 20 anni. 

A gennaio è ripartito (in modo sinceramente sconcertante) anche il secondo inceneritore: quello di proprietà della società “Terni biomassa” che era stato chiuso in seguito ad un’ordinanza dell’ex Sindaco Di Girolamo. 

La salute dei ternani (e dei narnesi) è sotto attacco da decenni; di tutto ciò sono responsabili tutte le istituzioni locali, e non, preposte a controllare e sanzionare industri inquinanti. 

E’ incredibile che l’inceneritore Terni biomassa abbia ottenuto l’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) e riprendere così a bruciare i rifiuti e….la nostra salute.

Ma un aspetto sinceramente è ancora più sconcertante e paradossale: LA TOTALE PASSIVITA’ ED IL SILENZIO DELLA LOCALE PROCURA DELLA REPUBBLICA DIFRONTE AD UNO SCEMPIO AMBIENTALE E SANITARIO COME QUELLO CHE STIAMO VIVENDO DA TROPPI ANNI. 

L’anno scorso abbiamo assistito ad un’inchiesta che portò a delle misure cautelari nei confronti dell’ex Sindaco Di Girolamo (da me mai sostenuto politicamente) con tanto di blitz effettuato all’esterno di Palazzo Spada; tutto ciò per la nota vicenda relativa agli appalti.

Ma, mi chiedo, ed in tanti se lo chiedono con me: inquinare un’intera città non è maggiormente grave rispetto a degli “appalti pilotati”?

Speriamo che non dovremmo aspettare altre vittime per vedere che qualcuno tuteli la nostra salute.

 

(Comunicato di Pierluigi Rainone, Responsabile del Circolo Territoriale id Terni, pubblicato con questo titolo il 7 novembre 2018 sul sito “TERNI IN RETE”)

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