Ex Penicillina, il giorno dello sgombero: Tiburtina blindata per allontanare i pochi occupanti rimasti

 

E’ il giorno dello sgombero per la fabbrica dell’ex Penicillina di via Tiburtina.

Ampiamente annunciato, all’alba di oggi è scattato il blitz delle forze dell’ordine.

A rischiarare l’alba i lampeggianti dei 25 blindati delle forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia; ad accompagnarli il presidio degli attivisti di Asia Usb e Potere al Popolo, dalle 6 presenti sul posto per affiancare gli ormai pochi occupanti rimasti all’interno del ghetto. 

Tiburtina chiusa

Poco dopo le 7.30 l’ingresso all’interno della fabbrica, preceduto dall’altrettanto annunciata chiusura di via Tiburtina.

In particolare le limitazioni al traffico hanno riguardato il tratto di via Tiburtina da via Casal De’ Pazzi, carreggiata direzione GRA.

Aperto invece il tratto dal raccordo verso il centro.

Questi i percorsi alternativi consigliati: Via Furio Cicogna o Via di Casal Dei Pazzi-Viale Kant-Via Nomentana-Via del Casale di San Basilio; Viale Palmiro Togliatti-Tratto Urbano della A24-Via di Tor Cervara.

Alle 9.40, come informa la Questura, la situazione è tornata alla normalità.

Cotral

Interrotte, fino a cessate esigenze, le fermate Cotral.

Le corse in arrivo/partenza al nodo di Roma Ponte Mammolo saranno instradate via Palmiro togliatti, sull’A24 fino all’uscita Settecamini, su via Tecnopolo  e quindi riprendono il percorso originario su via Tiburtina. Le corse in arrivo al nodo di Ponte Mammolo seguiranno il percorso inverso.

Pochi gli occupanti presenti

Pochi, dicevamo, gli occupanti ancora presenti nella struttura.

In molti nei giorni scorsi si sono allontanati volontariamente.

Da questa mattina all’alba una quarantina le persone trovate in via Tiburtina.

John, senegalese, uno degli sgomberati: “Eravamo rimasti una cinquantina, molti sono usciti da soli.

Molti sono di passaggio per andare in Germania e Francia.

Ma non hanno documenti ed hanno paura di essere rimpatriati.

Io sono regolare qui in Italia e adesso non so dove andare.

Stanotte solo dio sa dove andremo a dormire“.

Un connazionale di John, Peter: “Ero riuscito ad arrivare in Svezia ma sono stato rimandato indietro in Italia.

Mi hanno identificato a Lampedusa quando sono arrivato un anno fa, ero riuscito ad arrivare in Svezia ma per il trattato di Dublino devo stare in Italia un altro anno.

Se non mi espellono ritorno in Svezia dai miei parenti“. 

Anche occupanti italiani tra gli sgomberati

Guardate quante forze dell’ordine – accusa all’agenzia Dire Chantal, romana, da sei mesi nella ex fabbrica – neanche per Provenzano ce n’erano così tanti“.

Continua Alessandro, un giramondo che si è trovato pure lui nello stabilimento: “Ci hanno detto ‘O ve ne andate o ve ne andate’.

Sono venuti con i manganelli.

Ma se dovevano beccare droga o altro dovevano presentarsi a sorpresa, non annunciare lo sgombero una settimana prima“.

Chantal pure afferma di essere stata costretta a lasciare lo stabile “con la forza.

Mi hanno spinta via.

Le colpe?

Di chi c’era prima.

Dove sono i soldi pagati da Bruxelles?

La colpa non è di Salvini ma di chi c’era prima.

È colpa della Boldrini, è lei che ha gestito tutto“.

E ora?

Andremo dalla Boldrini, ci ospiti lei“.

Il Campidoglio

Venerdì fonti del Campidoglio facevano sapere che “grazie al lavoro integrato tra Sala Operativa Sociale, Municipio 4 e associazioni sono state accolte 32 persone che si trovavano dell’immobile ex Penicillina.

Incrociando dati e informazioni è stata assicurata presa in carico dei soggetti in condizione di maggiore fragilità e vulnerabilità presso le strutture del circuito di accoglienza di Roma Capitale“.

Oggi una conferma in tal senso arriva da Roberta Della Casa, presidente del IV municipio: “Abbiamo accolto una trentina di persone.

In un autocensimento fatto nei mesi scorsi abbiamo trovato 160 persone.

La bonifica?

Le prescrizioni sono chiare e sono contenute nell’ordinanza della sindaca Raggi“.

Molti altri, come segnalato da tanti residenti, hanno invece trovato riparo nelle molte strutture abbandonate, soprattutto in via di Tor Cervara.

 

http://tiburtino.romatoday.it/san-basilio/video-tor-cervara-fabbriche-abbandonate-rischio-occupazione.html

 

(Articolo di Mauro Cifelli, pubblicato con questo titolo il 10 dicembre 2018 sul sito “Roma Today”) 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas