“E’ una buona notizia il fatto che abbiamo portato a casa un accordo sull’economia circolare.
Finalmente si lascia l’economia lineare per entrare nell’economia circolare ossia riuso, reimpiego, riciclo.
Finalmente cominciamo come globo, come paesi del mondo, a trovare una linea comune“.
Così Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, ai microfoni di Radio anch’io (Rai Radio1) sottolineato però che “ci sono delle cose che non lo convincono“.
“Non è stato preso un vincolo in termini di date – ha detto – per ridurre le plastiche nei mari.
Il pianeta nel momento in cui ha un mare distrutto è un pianeta che non esiste più.
Oppure il mancato scambio dei dati ambientali.
E infine non mi soddisfa che sia stata cancellata la deforestazione.
Stati uniti e Brasile non erano d’accordo sulle prime due questioni, mentre sulla deforestazione i paesi asiatici non erano d’accordo.
Quando fanno il blocco non puoi andare oltre però come Unione europea puoi dire che non sei d’accordo e puoi dire: noi andiamo avanti lo stesso.
L’Italia ha una posizione di leadership ambientale in Europa e l’Unione europea a Nairobi è venuta coesa“.
(ANSA del 15 marzo 2019, ore 10:41)