Il Canal Grande, il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca a Venezia possono essere vincolati da un provvedimento del Ministero per i beni culturali per la loro bellezza unica al mondo? In questo modo, anche il traffico delle Grandi Navi, che quasi sfiora il Palazzo Ducale e la Punta della Dogana, può essere interdetto, proprio a causa del danno causato al bene culturale costituito dall’Area Marciana? Il primo passo dell’offensiva lanciata dal ministro Cinquestelle Alberto Bonisoli, attraverso la Soprintendenza veneziana, ha scatenato la reazione degli enti pubblici lagunari, che hanno impugnato la bandiera della difesa della vivibilità anche economica della città, contro i tre vincoli che portano la data del 31 gennaio. Per il momento la decisione non ha effetti pratici, ma ha suscitato una doppia reazione. La prima è quella della Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale che, attraverso il presidente del Porto, Pino Musolino, ha dato mandato a un avvocato per resistere con un ricorso gerarchico. La seconda è quella della giunta comunale di Venezia che ha approvato la proposta dell’assessore Paolo Romor di incaricare l’avvocatura civica di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale. Temono che la dichiarazione di interesse culturale sui due principali canali di Venezia e sul Bacino di San Marco possa essere il preludio per interferire con i traffici navali, segnatamente diportistici. In effetti, il ministro Bonisoli non ha nascosto che l’intenzione sia quella di aprire un tavolo per disciplinare una materia che finora nessuno ha voluto affrontare, salvo i proclami politici di maniera. “La Giunta comunale – ha spiegato l’assessore Romor – ritiene che i provvedimenti del Mibac rappresentino una pesante, inutile ed inefficace invasione nelle competenze che altrimenti, e di regola, sarebbero attribuite al Comune per la tutela degli interessi dei residenti. L’istituzione del vincolo culturale, così come sostenuta dal Ministero, consentirà, ai fini della tutela anche indiretta dei beni ad esso assoggettati, possibili interventi dell’autorità […]