I Lincei organizzano un convegno sul clima. E fanno parlare il negazionista Battaglia

 

Il riscaldamento globale? I fatti sono lì a negarlo”.

Il clima? Mai stato così buono come adesso”.

Sono i titoli di un paio di blog che Franco Battaglia tiene sul sito del Giornale.

Anche l’Italia ha il suo professore negazionista (Battaglia insegna chimica all’università di Modena e Reggio Emilia).

Ma solo in Italia un suo intervento poteva essere ospitato dall’Accademia scientifica più antica e prestigiosa: i Lincei.

Il 12 novembre nel settecentesco Palazzo Corsini, a Roma, è in programma il convegno “Il riscaldamento globale: gli interventi di mitigazione“.

Il comitato organizzatore ha approvato la presentazione di una comunicazione dal titolo: “Considerazioni critiche sulla teoria del riscaldamento globale antropogenico”.

Battaglia è uno degli autori.

A essere messo in dubbio è il ruolo dell’uomo e delle sue emissioni di gas serra nel riscaldamento climatico.

Uno dei quattro membri dell’organizzazione, Guido Visconti dell’università dell’Aquila, ha annunciato di voler abbandonare il comitato.

Un altro si è astenuto al momento di votare la proposta.

Battaglia pubblica sul suo blog articoli pieni di insulti ai cosiddetti “Gretini”: gli ambientalisti “colpevoli” di ascoltare Greta Thunberg.

Guardando al suo curriculum sul sito dell’università, le ultime pubblicazioni sono un manuale a quattro mani sulla chimica per fisici e ingegneri e un articolo sulla statistica della fluorescenza dei fotoni: tema scollegato dall’ambiente.

Il più recente, fra gli interventi sul cambiamento climatico, è un volume da lui curato (Climate Change Reconsidered II) uscito nel 2013 per l’Heartland Institute, un think tank americano che stila regolarmente rapporti scettici sulla crisi ambientale e che mette in guardia contro il rischio di un “socialismo energetico” di fronte alla crescita delle rinnovabili.

Battaglia avanza dei dubbi che non sono giustificati, ma sono comunque diffusi” spiega Bruno Carli, fisico dell’atmosfera del Cnr e membro dei Lincei, il coordinatore del comitato organizzatore.

Abbiamo pensato che per smentire la tesi del pensiero unico fosse meglio discuterli in un convegno pubblico, e lì contestarli.

Nella votazione ci siamo divisi, ma i sì hanno vinto con due voti, un contrario e un astenuto“.

Nel pubblicare il suo poster, Battaglia non sarà solo.

Accanto alla sua firma, compaiono anche quelle di altri sette geologi e fisici di varie università italiane, fra cui Franco Prodi, ex ricercatore di fisica dell’atmosfera del Cnr ed ex professore all’università di Ferrara, l’esperto di terremoti Giuliano Panza, Uberto Crescenti, ex rettore dell’università di Chieti e autore, con Battaglia e altri, del libro “Clima, basta catastrofismi“.

Nella presentazione del suo intervento, il gruppo sostiene che i modelli usati per prevedere il riscaldamento globale sono fallaci perché non sono riusciti a ricostruire il clima sulla Terra degli ultimi 10mila anni.

Il legame fra attività umane e comportamento dell’atmosfera va approfondito meglio.

Si rischia altrimenti di prendere troppo alla leggera soluzioni deleterie per la nostra economia, come quella di “rinunciare ai benefici dei combustibili fossili”.

 

(Articolo di Elena Dusi, pubblicato con questo titolo il 18 settembre 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

 

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