Sciopero globale contro cambiamenti climatici: in piazza la generazione che vuole cambiare il mondo

 

Un’onda multicolore invade le principali città del pianeta nel nome di un cambio radicale delle politiche fin qui adottate per contrastare i cambiamenti climatici.

Cambiate il sistema, non il clima“, uno degli slogan che sintetizza l’approccio delle nuove generazioni al tema che sempre di più interroga governi e agenzie internazionali.

In più di 150 città d’Italia oggi studenti e studentesse – si calcola in totale 1 milione di persone – in piazza per il terzo sciopero globale per il clima di Fridays for Future Italia con l’adesione di Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza.

“Generazione che aggiusta”

”L’Assemblea delle Nazioni Unite é stata un fallimento – sottolinea Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza – i potenti del pianeta non hanno intenzione di cambiare rotta per salvare il nostro futuro.

Noi giovani continueremo a ribellarci contro questa classe politica, seguendo l’esempio di Greta e chiedendo che la giustizia climatica sia finanziata da chi si è arricchito con il modello economico insostenibile.

Le multinazionali e i ricchi del pianeta devono contribuire alla riconversione ecologica più di tutti.

Eppure il governo italiano si limita alla retorica, mentre secondo le bozze di decreto Clima intende dare sussidi ambientali dannosi fino al 2040, una scelta inaccettabile”.

”Serve un cambio di rotta immediato che finanzi istruzione e ricerca per un altro modello di sviluppo sostenibile, per questo in più di 150 piazze del Paese siamo in corteo con Fridays for Future Italia per il terzo global strike al grido Change the School to Change the System”, esordisce Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti.

Per Camilla Guarino di Link Coordinamento Universitario “la conoscenza è fondamentale per cambiare il nostro modello economico e sociale insostenibile. Le università, attraverso la ricerca e il sapere scientifico, devono avere un ruolo centrale nell’indicare alla politica quali strade percorrere“.

“La vita nella plastica non è fantastica”

Gli auguri di Greta. “Immagini incredibili dall’Italia”

La Nuova Zelanda apre la strada verso il secondo venerdì di #WeekForFuture. I primi report parlano di 170mila persone alle manifestazioni per il clima in Nuova Zelanda. Il 3,5% della popolazione…

Buona fortuna a tutti quelli che manifestano in tutto il mondo.

Il cambiamento sta arrivando“.

Lo scrive l’attivista Greta Thunberg su Twitter dove parla anche di “incredibili immagini dall’Italia”.  

Torino

Torino

Torino

Roma. In migliaia in piazza: ‘We want a hot girl, not a hot climate’ 

Greta Thunberg chiama e per la terza volta gli studenti romani rispondono.

E piazza della Repubblica così gremita raramente si era vista in questi anni.

Colori, cori, maschere e addirittura un dinosauro che si fa spazio tra la folla.

Ma la fantasia dei ragazzi si manifesta soprattutto nei cartelli: ‘We want a hot girl, not a hot climate‘ o ‘Vi siete goduti le stelle e ci avete lasciato il cielo a pecorelle’, solo per citarne alcuni.

Sono i ragazzi del Fridays for future, la manifestazione di scala mondiale ispirata dalla 16enne svedese, per combattere i cambiamenti climatici. 

Una citazione musicale Hearth=tgerra/Hearth=Cuore

Nella capitale d’Italia il corteo da piazza della Repubblica, raggiungerà piazza Madonna di Loreto, dove sono previsti una serie di interventi dal palco.

Milano. Miriam Martinelli, la ‘Greta italiana’: “Da questa estate c’è più consapevolezza‘Milano presente, è in piazza per l’ambiente‘.

Scandendo questo coro, da piazza Cairoli nel centro del capoluogo lombardo, è partito il corteo del movimento dei giovani per il clima ‘Fridays For Future’, ispirato dall’attivismo di Greta Thunberg.

 

A questo nuovo ‘sciopero’ globale per sollecitare politiche contro i cambiamenti climatici partecipano studenti di ogni età, dalle elementari all’università, da Milano e dalla provincia, ma anche bambini più piccoli accompagnati da genitori o nonni.

In testa al corteo anche gli studenti del Politecnico, con un grandissimo lenzuolo su cui hanno stampato i risultati di una ricerca svolta con i docenti sulla curva del cambiamento climatico dal pleistocene a oggi e con lo scenario futuro. 

Potremmo essere più dei 100mila del 15 marzo – spiega Miriam Martinelli, considerata la “Greta italiana” fra un coro e l’altro urlato al megafono -. Questa estate qualcosa è cambiato, c’è più  consapevolezza“.

Firenze: Sfilano in 10 mila

Circa diecimila persone, per lo più studenti, ma anche professori e genitori, sono partiti da Piazza Santa Maria Novella, a Firenze, per il terzo sciopero mondiale per il clima.

I manifestanti sfilano lungo le strade del centro cittadino fino a piazza Santissima Annunziata.

Napoli. In migliaia in piazza: “Non rompeteci il futuro. Basta roghi e veleni”

Bandiere, striscioni, strumenti musicali per ribadire la mobilitazione contro i mutamenti climatici (“Non rompeteci il futuro“, “La Terra è una sola“) con una attenzione particolare verso la Terra dei Fuochi, la zona tra le province di Napoli e Caserta spesso al centro dell’attenzione per l’emergenza ambientale dovuta ai roghi tossici e allo smaltimento illegale di rifiuti.

Basta roghi e veleni“, si legge su uno striscione portato in corteo dagli studenti di Giugliano.

Il corteo percorre le strade del centro di Napoli per concludersi in piazza Dante.

Venezia. Flash mob degli studenti sul ponte di Rialto

La Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari partecipano al Global Strike organizzato da Fridays For Future.

Per l’occasione come studenti indosseremo maschera e boccaglio per dire che ‘abbiamo l’acqua alla gola‘., spiegano.

In particolare a Venezia, forse la città più a rischio da un punto di vista di innalzamento inesorabile del livello del mare, i ragazzi in maschera e boccaglio hanno calato dal ponte di Rialto uno striscione per invitare tutti a partecipare alla sciopero, che recitava “Abbiamo l’acqua alla gola. Venice will sink first“. 

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Perugia

Perugia

Perugia

Ancona

27 i Paesi dove gli studenti scendono in piazza contro i cambiamenti climatici

Manifestazioni, dunque, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

Corea del Sud

Nuova Zelanda

Per la precisione sono 27 i Paesi dove una marea di studenti sono scesi in piazza per chiedere azioni ai governi azioni forti e immediate contro i cambiamenti climatici. 

Si tratta della terza giornata di sciopero mondiale per il clima, dopo quelle del 15 marzo e del 24 maggio.

“Cambiate il mondo. Il mio ultimo messaggio. Addio”

“Si sta facendo caldo qua dentro. Togliete i vostri carboni”

“Il Titanic non avrebbe avuto problemi nel 2020”

“Non voglio che sia questa la crisi della mia mezza età”

Con il “Fridays for future” si conclude una settimana di manifestazioni che hanno avuto come momento più importante la riunione che si è tenuta all’Onu lunedì 23 settembre per discutere della crisi climatica e di cosa i singoli paesi possano fare per arginare il fenomeno.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 27 settembre 2019 sul sito online “RaiNews”)

 

N.B. – Anche VAS ha partecipato alla manifestazione che si è svolta a Roma

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