IL DOSSIER SUI TABELLONI PUBBLICITARI LUMINOSI IRREGOLARI

 

Riceviamo dall’arch. Gaetano Troncone e  volentieri pubblichiamo il dossier trasmesso il 25 ottobre 2019.

Gaetano Troncone

consigliere anziano del Gruppo Misto del Comune di Napoli,

Gentile assessore Enrico Panini,

Le scrivo per avere chiarimenti in merito all’installazione dei nuovi impianti pubblicitari luminosi posizionati lungo alcune strade cittadine e a ridosso di alcuni edifici vincolati presenti in città.

Si tratta di insegne pubblicitarie delle dimensioni di 1,40 m x 1,00 ma installate in quella che l’attuale Piano Generale degli impianti individua come “zona rossa”, ovvero i quartieri più centrali della città e maggiormente “appetibili” sul piano commerciale.

Questi impianti stanno progressivamente sostituendo quelli già esistenti e da pochi giorni sono entrati in funzione con grande disappunto dei residenti visto l’insopportabile inquinamento luminoso che provocano. 

Un blitz silenzioso messo in campo dall’Amministrazione durante il mese di agosto, disturbando la visibilità di edifici storici e monumentali vincolati ai sensi dell’art. 10 c.1 e art.12 del D.Lgs 42/2004.

Tra questi troviamo Palazzo Carafa di Roccella (XVII sec.) di proprietà comunale situato nella centralissima Via Dei Mille, sede del museo di arte contemporanea PAN.

Anche l’elegante edificio Villa Haas, vincolato dalla Soprintendenza, opera dell’architetto Avena degli inizi del 900, situato in via Cimarosa è stato “aggredito” da queste installazioni.

Altri impianti sono stati posizionati all’angolo di Piazza VanvitelliPiazza degli ArtistiVia Cimarosa e inizio Via dei Mille (nei pressi Piazza dei Martiri).

Tutte queste nuove istallazioni hanno come comune denominatore quello di essere in contrasto con il codice della strada, con il nostro PGI (Piano Generale Impianti), in alcuni casi, con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, con il D.R. Regionale sull’inquinamento luminoso, e temo anche con una sua delibera di qualche anno fa (Delib. 986 del 26-11-2013) per non parlare dell’impatto negativo sull’ambiente.

Ecco i motivi per cui, a mio parere, questi impianti andrebbero subito rimossi:

Contrastano con il vigente PGI (Piano Generale Impianti) Delib. Cons. n.419/1999 

La tipologia di queste nuove installazioni non è contemplata nel nostro regolamento dal momento che alla data della sua approvazione (fine 1999), ancora non esisteva una tecnologia in grado di proiettare immagini e video ad alta luminescenza come quelle in questione.

L’ unica tipologia che potrebbe essere vagamente, e quindi direi arbitrariamente, assimilata a questi impianti, è quella classificata dal regolamento come “Quadri informativi” definiti come elementi di arredo urbano, retroilluminati con lampadine decisamente meno luminescenti che devono rispettare limiti ben definiti dal codice della strada.

Contrastano con art. 10 e 12 del D.Lgs 42/04 a tutela di edifici o luoghi di interesse storico artistico.

Mi chiedo se esistono i relativi pareri, obbligatori e vincolanti che per legge avrebbe dovuto rilasciare la Soprintendenza ABAP prima dell’ installazione dei tabelloni a led nelle zone che ricadono in quelle vincolate, consultabili sul sito www.sitap.beniculturali.it.

Sicuramente è vincolata la facciata dello storico edificio di Piazza Fuga, denominato Villa Haas e di Palazzo Carafa di Roccella, di proprietà comunale e quindi vincolato ope legis, in via Dei Mille.

Contrastano con D. Lgs. 30/04/92 n. 285 (Codice della Strada) 3. PUBBLICITÀ’ SULLE STRADE E SUI VEICOLI (ART. 23 C.S.) Art. 50. – Caratteristiche dei cartelli e dei mezzi pubblicitari luminosi (art. 23 C.s.) comma 1.

Faccio notare che gli impianti in questione sono tutti installati lungo i marciapiedi a bordo strada e che a seguito dell’ alta luminescenza e frequenza delle immagini e video proiettate creano abbagliamento agli automobilisti dal momento che molto verosimilmente questi impianti hanno un’ “intensità luminosa di gran lunga superiore alle 150 candele per metro quadrato” consentita dalla legge.

Sarei curioso di sapere se è stato rilasciato il necessario parere obbligatorio e vincolante dall’ufficio competente della Viabilità Urbana Comunale.

Contrastano con D.R. (Decreto Regionale) n. 12 del 25 luglio 2002 “ Norme per il contenimento dell’ inquinamento luminoso e del consumo energetico…”

Tutti gli impianti sono in contrasto con il D.R. n.12 del 25 luglio 2002 visto che sono in funzione h24 e non vengono spenti, come previsto dalla legge, dopo le 24.00 (art. 7 Regolatori Flusso luminoso) come previsto anche dalle norme UNI 10439/95 che obbligano ad adottare specifici dispositivi idonei alla regolazione automatica di flusso dei livelli di illuminamento e luminanza entro specifici valori di riferimento che variano a seconda della zona, dell’ora legale e soprattutto al fine del contenimento dei consumi energetici e del disturbo agli abitanti degli edifici circostanti.

Tutti gli impianti a seguito della forte luminescenza hanno anche la caratteristica di proiettare fasci di luce dal basso verso l’alto, espressamente vietato dal Decreto Regionale vigente. 

Mi domando se per queste installazioni siano stati predisposti i necessari progetti redatti da un professionista abilitato che avrebbe dovuto certificare la corrispondenza con i requisiti previsti dalla legge.

Assenza del PIC (Piano Illuminotecnico Comunale)

Interventi come questi avrebbero dovuti essere conformi al Piano Illuminotecnico Comunale di cui il Comune d Napoli non si è ancora dotato, ritengo impensabile che si voglia avviare una lenta ed inesorabile sostituzione progressiva dei vecchi impianti con quelli luminosi senza essersi dotati dei necessari strumenti previsti dalla legge che in assenza del PIC prevedono che ci si doti almeno di Disposizioni Transitorie stabilite dalle norme UNI 10819/1999.

Come mai la Città Metropolitana di Napoli che è l’organo competente a vigilare sulla corretta applicazione della Legge Regionale non è ancora intervenuta a sanzionare il Comune di Napoli?

Contrastano con la Delib. 986 del 26-11-2013 “Approvazione degli indirizzi finalizzati alla rielaborazione, da parte degli uffici comunali competenti, del Piano Generale degli impianti Pubblicitari…”

Questi impianti luminosi sono in contrasto anche con un provvedimento voluto dall’assessore Panini nel 2013 che con una delibera assai discutibile a pag. 9 punto 2.2.1.1. disponeva il “… ritiro delle autorizzazioni dovrà essere effettuato a partire dagli impianti ricadenti nella cd. -zona rossa- del PGI”.

Quindi da una parte ritirava tutte le autorizzazioni, ma allo stesso tempo, nel successivo punto 2.2.1.3., consentiva ai titolari di concessioni rilasciate fino al 2013 di continuare ad operare presso i siti già occupati.

A questo punto mi chiedo come è possibile installarne nuovi, a sostituzione di quelli tradizionali, in zona rossa e a seguito di una sua delibera che di fatto congelava nel 2013 tutte le installazioni esistenti in attesa che venisse redatto il nuovo PGI. 

Con quest’ atto, di fatto ha reso indeterminata la durata della sospensione del Piano Vigente che come conseguenza ha prolungato tutte le concessioni esistenti (di 6 anni circa), come giustamente contestato dall’allora Segretario Generale Gaetano Virtuoso che nel suo parere allegato alla delibera scriveva:

“Si sottolinea che il provvedimento proposto, richiamandosi agli indirizzi generali del Consiglio Comunale contenuti nella relazione previsionale e programmatica 2012/2014, da un lato, individua criteri ai quali gli uffici dovranno uniformarsi nella redazione, entro la data del 31 luglio p.v., del nuovo piano, dall’ altro, opera, invece, una vera e propria sospensione totale del Piano vigente, fino all’ approvazione del nuovo da parte dell’ organo consiliare, della quale, invero, non viene indicato alcun termine, rendendo, di fatto, la durata della sospensione medesima indeterminata e indeterminabile, con l’effetto che le disposizioni transitorie contenute nel presente atto potranno protrarsi per un periodo non definito, in assenza, a riguardo, di specifiche o ulteriori determinazioni dello stesso organo preposto all’ adozione del nuovo piano e alle sorti dell’ attuale ai sensi dell’ art. 42 del D. Lgs. 267/2000.

Si ricorda che la dirigenza nell’ambito delle competenze gestionali ed essa demandate ai sensi dell’art. 107 del D.Lgs 267/2000, esercita il proprio potere di vigilanza e controllo sul corretto espletamento delle attività affidate.” 

Conclusioni

Gentile assessore Panini, a seguito di quanto esposto, è evidente che l’amministrazione ha deciso di anteporre le questioni di carattere commerciale a quelle dell’ interesse pubblico come la tutela del decoro urbano, dell’ ambientale e della salute dei cittadini.

Pertanto la invito a provvedere in tempi rapidi alla rimozione degli impianti pubblicitari a LED perché, a mio parere potrebbero essere considerati illegali.

E’ evidente che si sta mettendo  in atto da parte dell’amministrazione una sistematica sostituzione degli impianti tradizionali senza tenere conto dell’attuale indice di affollamento degli impianti esistenti, a scapito della salute dei cittadini che da qualche settimana vedono invasi le loro case da intensi fasci di luce che persistono tutta la notte.

L’attuale PGI del 2000 è oramai datato ed è per questo che si rende  necessario procedere urgentemente con una delibera del nuovo PGI.

Mi chiedo inoltre che fine ha fatto il nuovo PGI che sarebbe dovuto essere varato dalla giunta entro il termine perentorio del 31-7-2014 così come preannunciato nella Sua delibera n. 986 del 26-11-2013.

Perché il presidente Solombrino da mesi tiene ferma in commissione la proposta di delibera da sottoporre al Consiglio?

È sotto gli occhi di tutti che questo immobilismo ha di fatto favorito le ditte 
detentrici di impianti pubblicitari che si sono viste prolungare di 6 anni tutte le concessioni senza dover passare attraverso nuovi procedimenti di evidenza pubblica.

Ritengo che questa situazione di rallentamenti e immobilismo vada contro gli interessi dell’ amministrazione e a questo punto vorrei ricordare che la magistratura contabile ha già avuto modo di rilevare in casi simili che l’inerzia colpevole configura una colpa omissiva connotata da una particolare gravità.

Nel nuovo PGI auspico che vengano ridimensionate le attuali superfici pubblicitarie consentite che attualmente sono di 80.000 mq (8.120 mq riservati alle affissioni istituzionali, 18.980 mq per affissioni di natura commerciale, 6.400 mq da riservare ai privati in locazione per affissione diretta, 33.500 mq impianti dei privati, 10.000 mq impianti di privati in concessione con l’arredo urbano e infine 3.000 mq per impianti interni a strutture di proprietà del Comune (es. ANM).

Proposta

Prima di introdurre nuove tecnologie estremamente invasive ritengo sia necessario dotarsi prima oltre di un nuovo PGI e del Piano Illuminotecnico Comunale.

Inoltre è necessario avviare un’efficace azione volta al contrasto degli impianti abusivi, vanno delocalizzati tutti gli impianti classificati erroneamente come arredo urbano, perché di fatto non lo sono, e perché causano disturbo visivo, oltre ad intralciare la viabilità urbana.

Il nuovo piano dovrà necessariamente prevedere una nuova perequazione (centro/periferia) degli impianti che attualmente si addensano in particolare nella zona rossa già sovraffollata.

Nel nuovo regolamento sarebbe il caso di chiedere ai privati di veicolare anche messaggi rivolti ai turisti.

L’attuale PGI così com’è dimensionato (80.000 mq) è anacronistico ed è eccessivamente saturo, per cui andrebbe ridimensionato magari partendo almeno dall’eliminazione di quegli impianti pubblici e privati che sono posizionati lungo le facciate di 50 palazzi vincolati, come ebbi già modo di segnalare diversi anni fa.

Consigliere Comunale Napoli

arch. Gaetano Troncone

Clicca qui per scaricare: 

Dossier Impianti Pubblicitari Luminosi in PDF

Delib. 986 del 26-11-2013

Delib. 909 del 27-11-2015

Legge Regionale n.12 del 25 Luglio 2012

Per approfondimenti leggi anche:
CARTELLOPOLI: Il dossier sui tabelloni pubblicitari abusivi, illegali e pericolosi

http://gaetanotroncone.blogspot.com/2019/10/il-dossier-sui-tabelloni-pubblicitari.html

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