A cosa serve la Plastic Tax?

 

Il tema dell’inquinamento di imballaggi in plastiche, nell’ambiente terreno e in mare, è al centro di qualsisi dibattito ambientale e il governo italiano ha pensato bene di intervenire con una norma battezzata “Plastic Tax”.

Il principio è giusto ma il fine è solo fare cassa senza risolvere il problema di NON PRODURRE imballaggi non riciclabili che poi vengono avviati a INCENERITORI.

La direttiva europea 2019 metterà fuori commercio alcune plastiche monouso da luglio 2021 ma occorre incentivare la RIPROGETTAZIONE.

Inoltre sugli imballaggi, tra cui plastiche – carta – vetro – metalli, girano grandi interessi gestiti dal Consorzio Nazionale Imballaggi – CONAI.

Il CONAI da anni copre appena il 20% dei costi di recupero post-consumo (accertato con indagine Antitrust 2016) e non rispetta il principio di legge “CHI INQUINA PAGA”.

Le tre nuove direttive europee 2018 sull’economia circolare tra sei mesi imporranno all’Italia di adeguarci e di fare un passo avanti a tutela dei consumatori, che si fanno già carico in fase di acquisto dei costi di raccolta e riciclo degli imballaggi …. ed anche dell’80% dei costi del loro recupero, restando “cornuti e mazziati” due volte!!!

Dedicate 5 minuti del vostro tempo a questo video!

 

 

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