Il Coronavirus “italiano” visto dall’Africa. A Mauritius screening sui voli Alitalia e stop a chi viene da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna

 

A Mauritius si è materializzata quella che sembrava destinata a rimanere una scherzosa boutade su Facebook e un incubo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni: un Paese africano ha bloccato turisti italiani.

Stamattina, un volo pr«screening» plus intensif face à la flambée du Coronavirus

Come spiega L’Expess, un volo proveniente da Roma è atterrato a Mauritius stamattina alle 10,50 ma i passeggeri hanno potuto cominciare a sbarcare solo verso mezzogiorno.

«Prima, hanno dovuto affrontare uno  screening molto intenso di fronte al numero di casi di coronavirus al di fuori della Cina che si propagano nel mondo.

L’Italia è particolarmente colpita con tre morti (purtroppo saliti a 6 mentre scriviamo, ndr).

E’ il Paese più colpito in Europa».

Il giornale di Mauritius spiega che «dei passeggeri di questo volo sono stati messi in quarantena.

Altri hanno potuto guadagnare i loro hôtel ma dovranno conformarsi a una “community surveillance».  

Poi si è riunito il Comitato ministeriale, presieduto dal premier Pravind Jugnauth, istituito per seguire l’epidemia di Covid-19 e ha deciso che «a tutti i passeggeri che hanno soggiornato in Corea del sud o nelle tre province (Regioni, ndr) le più colpite in Italia – cioè Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – in questi ultimi 14 giorni sarà vietato il soggiorno a Mauritius.»

Per ricordarlo, l’Italia è, a oggi, il Paese più colpito dopo la Cina.

Quanto ai Mauriciens provenienti da queste regioni, saranno messi in quarantena al loro arrivo a Mauritius.

La situazione a Singapore e in Giappone è ugualmente seguita da vicino.

La piccola nazione insulare di Mauritius, considerato il Paese più democratico e ricco dell’Africa, che vive in gran parte di turismo, è in stato di sorveglianza accresciuta e L’Expess spiega che, come gli italiani, «anche i passeggeri provenienti dalla Corea del sud e dal Giappone sono automaticamente messi in quarantena, mentre quelli provenienti da Singapore vengono subito esaminati.

Se presentano della febbre, saranno messi in quarantena», come indicato dai servizi sanitari di Mauritius che hanno censito 24 persone in quarantena nell’ospedale di Souillac, 5 delle quali in isolamento.

Nel centre d’Anse-La-Raie si contano 43 persone in quarantena, quindi, in totale nella Repubblica di Mauritius (1.860 Km2 e 1.300.000 abitanti) ci sono 67 persone sotto osservazione per Coronavirus, ma sui giornali locali la cosa viene trattata senza l’allarmismo isterico che stiamo vedendo in Italia.

Forse i nostri politici e i nostri media hanno qualcosa da imparare a Mauritius.

(Articolo pubblicato con questo titolo il 24 febbraio 2020 sul sito online “greenreport.it”)

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