Gli eventi meteo estremi stanno rendendo l’acqua una risorsa sempre più scarsa, imprevedibile e inquinata. Oggi, una persona su tre (circa 2,2 miliardi) vive senza acqua potabile sicura. Entro il 2050, fino a 5,7 miliardi di persone potrebbero vivere in aree in cui l’acqua scarsa per almeno un mese all’anno, creando una concorrenza senza precedenti per l’acqua. «Abbiamo bisogno di sistemi di produzione circolare che riusino l’acqua in modo molto più efficiente. Le soluzioni includono (…) l’adozione di tecniche agricole sostenibili e innovative e il riutilizzo sicuro delle acque reflue», afferma il Comitato italiano per il Contratto mondiale per l’acqua. A livello globale la stragrande maggioranza delle acque reflue che provengono dalle case, dalle città, dall’industria e dall’agricoltura ritorna alla natura, inquinate e contaminate, quando invece potrebbero essere filtrate e riusate per usi (non potabili), come lavare i vestiti, innaffiare il giardino, lavare i pavimenti o tirare lo sciacquone, azioni che quotidianamente portano via ettolitri di acqua potabile. L’americano medio consuma per usi domestici 370 litri al giorno di acqua, in Italia ne consumiamo 200 litri d’acqua a persona. Le acque grigie costituiscono circa il 70% delle acque potabili consumate e scaricate giornalmente in fognatura da ognuno noi. Rispetto alle acque nere sono acque debolmente inquinate. Il restante 30% di acque potabili lo sprechiamo per risciacquare il Wc dopo ogni uso. PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI INTERNI, oltre a più sobri comportamenti individuali (ridurre il tempo della doccia, fare solo lavatrici a pieno carico), la tecnologia ci può venire in aiuto: rubinetti per risparmio idrico (con diffusori ed erogatori di flusso, scarichi Wc con doppia pulsanteria o scarico a pressione, scelta elettrodomestici a basso consumo idrico). Per questi la legge di bilancio 2020 prevede sgravi fiscali (bonus rubinetti). Nelle case di nuova costruzione, in Italia, a partire dal 2009 è […]