Metri cubi di oscenità sulle coste sarde

 

Nell’attuale perdurante emergenza sanitaria e ambientale determinata dal coronavirus COVID 19, si è distinta la decisione del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais (Lega) di voler mettere in discussione le proposte di legge sul c.d. nuovo piano casa, una vera e propria colata di cemento sulle coste e nelle campagne dell’Isola.

Scarsa capacità di affrontare la pesante emergenza sanitaria e ambientale e pessima capacità di individuare priorità ed esigenze di un’Isola allo sbando.

Prende decisa posizione in proposito la Consulta per l’Ambiente e il Territorio della Sardegna.

Sono ben 20 mila le sottoscrizioni della petizione popolare per la salvaguardia delle coste sarde rivolta al Ministro per i beni e attività culturali e turismo, al Presidente della Regione autonoma della Sardegna e al Presidente del Consiglio regionale sardo con la richiesta di mantenimento dei vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.). (vedi http://www.vasroma.it/salviamo-le-coste-sarde-petizione-a-ministro-franceschini/)

Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra Terra, millimetro per millimetro.

Ne stiano certi.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

La petizione per la salvaguardia delle coste sarde si firma qui http://chng.it/M4Kmxy7LtJ.

Cemento Mori!

La politica ai tempi del coronavirus.

Esistono in politica molti modi per guardare al futuro senza perdere di vista il presente, quando si attraversa una fase di grande crisi; ma il governo regionale a trazione sardoleghista guidato da Christian Solinas non se ne cura e, mentre in tanti cercano di capire come valorizzare l’accresciuta responsabilità sociale post-pandemica, squaderna la sua visione del mondo, desolante nella truce riproposizione del formulario novecentesco di assalto al Paesaggio.

Bisogna essere dotati di un cinismo sordo per pensare di poter convocare, in tutta fretta, un Consiglio Regionale fra i meno significativi dell’intera storia dell’Autonomia piegandolo, con la immancabile formula ricattatoria del rilancio dell’economia, alla discussione e all’approvazione frettolosa di un provvedimento, il cosiddetto Nuovo Piano Casa, che tutto farà tranne che risolvere la situazione di grave arretratezza della nostra Isola.

Mentre la gente si ammala e muore, negli ospedali sardi come nelle case di riposo, soprattutto per effetto di un’insipienza politica rara anche a queste latitudini, Solinas e i suoi pensano di ridurre la distanza siderale che li separa dalla modernità, semplicemente cancellando con un provvedimento gaglioffo anche il vincolo edificatorio dei 300 metri dalla battigia e sdoganando l’edificazione selvaggia in agro.

Questa sarebbe, in sintesi, la miracolosa ricetta sardoleghista per risollevare le sorti di una Regione allo sbando: un orizzonte pozzolanico che in sol colpo risolva un’emergenza sanitaria gestita finora come peggio non si sarebbe potuto, sommata all’atavica carenza infrastrutturale e produttiva su cui la Giunta Solinas non ha idee e non è in grado di trovare soluzioni, vista la perdurante assenza di temi in questo primo anno abbondante di legislatura.

L’isolamento, che altrove viene calato per decreto ma che noi sardi scontiamo già di default, si è provvidenzialmente rivelato essere l’unico argine all’ecatombe sociale e sanitaria che peraltro ancora incombe; per la Giunta Solinas questa fase storica sarebbe potuta essere un’opportunità per ragionare – e decidere – a livello di sistema sugli storici limiti che affliggono la nostra isola.

E invece no: giri di betoniera come giri di valzer!

Sembra proprio l’orchestrina che suona mentre il Titanic affonda.

Tuttavia, e nonostante tutto, la Sardegna non merita lo scempio di una classe politica così avventuriera e inadeguata; sarà la Società, con l’aiuto della parte buona della politica che ancora sopravvive a questa desertificazione della moralità politica e umana, a mettere all’angolo questa inaccettabile Giunta.

Quel piano casa non passerà.

Consulta per l’Ambiente e Territorio della Sardegna

(Articolo pubblicato con questo titolo il 1 aprile 2020 sul sito online del Gruppo d’Intervento Giuridico)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vas