Il Fatto Quotidiano 10 aprile 2020
N.B. – Con nota prot. 4211-P del 3 febbraio 2020, acquisita al protocollo regionale n. 96611 del 4 febbraio 2020, la Direzione Generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, di seguito, per brevità, MiBACT, di cui è responsabile l’arch. Federica Galloni, ha trasmesso un testo normativo denominato “02.01 – Norme PTPR – Testo proposto per l’accordo Regione/MiBACT”, che assicura “il rispetto sostanziale del lavoro istruttorio congiunto a suo tempo condotto – in attuazione del protocollo d’intesa dell’11 dicembre 2013 e rappresentato nel verbale di condivisione del 16 dicembre 2015 […] – sui contenuti e le norme del PTPR”.
Con deliberazione n. 50 del 13 febbraio 2020 la Giunta Regionale del Lazio ha quindi dovuto adottare una proposta di deliberazione consiliare, che ha assunto il n. 42 del 17 febbraio e che è stata sottoposta alla approvazione del Consiglio Regionale e che è stata assegnata per il parere di competenza alla X Commissione Consiliare Permanente Urbanistica, Politiche Abitative e Rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore (M5S), che però – stando al sito della Regione Lazio – ha tenuto l’ultima riunione lo scorso 5 marzo.
Per causa del contagio da coronavirus, anche l’attività del Consiglio Regionale risulta essersi fermata al 4 marzo 2020.
Si tratta di una proposta di deliberazione “classica”, per la quale occorre solo il “parere” della Commissione Urbanistica, che in tal caso può e deve diventare una semplice presa d’atto non soggetta di certo ad “emendamenti”, per poi passare direttamente al voto del Consiglio Regionale, anch’esso “passivo”, vale a dire senza nessuna discrezionalità e possibilità di emendamenti alle Norme che pretende il MIBACT che equivarrebbero ad un comportamento di rivolta contro una istituzione statale superiore.
La sua approvazione potrebbe comportare il ritiro del ricorso per conflitto di attribuzione da parte del Governo.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
