Coronavirus, la lettera dei Fridays for Future: “Cara Italia, ascoltaci, la soluzione è nell’ambiente”

 

La lettera comincia con “Cara Italia” e nelle prime righe è la fotografia di quanto ciascuno di noi sta provando in questa clausura forzata e in questa incertezza.

Nelle righe seguenti, però, gli attivisti di Fridays for Future Italia si rivolgono al Paese e soprattutto a chi lo guida con la lucidità e la determinazione che ormai gli conosciamo.

Perché, dicono, la soluzione per evitare altre pandemie e per avere il futuro che ciascuno merita c’è già.

Dopo i tanti incontri del “cameretta tour”, nei quali Fridays for future Italia ha ospitato nomi importanti dello spettacolo e della scienza per continuare online la protesta dei venerdì in piazza, l’impegno, ancora una volta è di farsi ascoltare da chi prende le decisioni.

Il movimento si rivolge a tutti i cittadini, ma in particolare a chi sta affrontando l’emergenza coronavirus e ha l’obbligo di pensare anche a quanto accadrà dopo, a come fare in modo che non ci siano altre pandemie che ci “chiudono in casa isolati e angosciati”, come scrivono nella lettera, che riportiamo di seguito.

Cara Italia.  Ascolta questo silenzio.

La nostra normalità è stata stravolta e ci siamo svegliati in un incubo.

Ci ritroviamo chiusi nelle nostre case, isolati e angosciati, ad aspettare la fine di questa pandemia.

Non sappiamo quando potremo tornare alla nostra vita, dai nostri cari, in aula o al lavoro.

Peggio, non sappiamo se ci sarà ancora un lavoro ad attenderci, se le aziende sapranno rialzarsi, schiacciate dalla peggiore crisi economica dal dopoguerra.

Forse avremmo potuto evitare questo disastro?

Molti studi sostengono che questa crisi sia connessa all’emergenza ecologica.

La continua distruzione degli spazi naturali costringe infatti molti animali selvatici, portatori di malattie pericolose per l’uomo, a trovarsi a convivere a stretto contatto con noi.

Sappiamo con certezza che questa sarà solo la prima di tante altre crisi – sanitarie, economiche o umanitarie – dovute al cambiamento climatico e ai suoi frutti avvelenati.

Estati sempre più torride e inverni sempre più caldi, inondazioni e siccità distruggono già da anni i nostri raccolti, causano danni incalcolabili e vittime sempre più numerose.

L’inesorabile aumento delle temperature ci porterà malattie infettive tipiche dei climi più caldi o ancora del tutto sconosciute, rischiando di farci ripiombare in una nuova epidemia.

Siamo destinati a questo?

E se invece avessimo una via d’uscita? Un’idea in grado di risolvere sia la crisi climatica sia la crisi economica?
Cara Italia, per questo ti scriviamo: la soluzione esiste già.

L’uscita dalla crisi sanitaria dovrà essere il momento per ripartire, e la transizione ecologica sarà il cuore e il cervello di questa rinascita: il punto di partenza per una rivoluzione del nostro intero sistema.

La sfida è ambiziosa, lo sappiamo, ma la posta in gioco è troppo alta per tirarsi indietro.

Dobbiamo dare il via a un colossale, storico, piano di investimenti pubblici sostenibili che porterà benessere e lavoro per tutte e tutti e che ci restituirà finalmente un Futuro a cui ritornare, dopo il viaggio nell’oscurità di questa pandemia

Un futuro nel quale produrremo tutta la nostra energia da fonti rinnovabili e non avremo più bisogno di comprare petrolio, carbone e metano dall’estero.

Nel quale smettendo di bruciare combustibili fossili, riconvertendo le aziende inquinanti e bonificando i nostri territori devastati potremo salvare le oltre 80.000 persone uccise ogni anno dall’inquinamento atmosferico.

Immagina, cara Italia, le tue città saranno verdi e libere dal traffico.

Non perché saremo ancora costretti in casa, ma perché ci muoveremo grazie a un trasporto pubblico efficiente e accessibile a tutte e tutti.

Con un grande piano nazionale rinnoveremo edifici pubblici e privati, abbattendo  emissioni e bollette.

Restituiremo dignità alle tue infinite bellezze, ai tuoi parchi e alle tue montagne.

Potremo fare affidamento sull’aria, sull’acqua, e sui beni essenziali che i tuoi ecosistemi naturali, sani e integri, ci regalano.

Produrremo il cibo per cui siamo famosi in tutto il mondo in maniera sostenibile. 

In questo modo creeremo centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro ben retribuiti, in tutti i settori.
Questo Futuro è davvero possibile, cara Italia, ne siamo convinti.

Per affrontare questa emergenza sanitaria stiamo finalmente ascoltando la scienza.

Ed è proprio la scienza ad indicarci chiaramente la rotta da percorrere per sconfiggere la crisi climatica.

Stavolta sappiamo quanto tempo ci rimane per agire: siamo già entrati nel decennio cruciale.

Il momento del collasso dell’unico ecosistema in cui possiamo vivere, il superamento di 1,5°C di riscaldamento globale, già si staglia all’orizzonte.

La folle curva di emissioni va capovolta già da quest’anno, e per sempre.

Solo se ci riusciremo costruiremo un paese e un mondo più giusto, più equo per tutte e tutti, non a spese dei più deboli, ma di  quei pochi che sulla crisi climatica hanno costruito i loro profitti.

Cara Italia, sei di fronte ad un bivio della tua storia, e non dovranno esserci miopi vincoli di bilancio o inique politiche di austerity che ti impediscano di realizzare questa svolta. 

Cara Italia, tu puoi essere d’esempio.

Puoi guidare l’Europa e il mondo sulla strada della riconversione ecologica.

Non a tutte le generazioni viene data la possibilità di cambiare davvero la storia e creare un mondo migliore – l’unico in cui la vita sia possibile

Questa è la nostra ultima occasione. Non possiamo permetterci di tornare al passato.

Dobbiamo guardare avanti e preparare il nostro Ritorno al Futuro.

Fridays for Future Italia

PS: questo è solo l’inizio.

Oggi comincia una grande campagna per la rinascita del nostro paese, che ci porterà fino al lancio di una serie di proposte concrete, in occasione del global #DigitalStrike, il 24 aprile.

E non saremo soli.

A sostenere la campagna di Fridays For Future Italia oltre trenta tra climatologi, economisti, sociologi, medici, biologi, chimici e fisici, che firmano la lettera pubblicata sul sito del movimento e su quello creato per la campagna e che daranno il loro contributo al “Cameretta tour” in video.

La campagna che comincia oggi si chiama “Ritorno al futuro” e lancerà proposte sostenute da pareri di scienziati ed esperti per il rilancio economico post emergenza coronavirus.

Gli attivisti di Fridays for future chiedono infatti che nel sostenere la ripresa si seguano criteri di sostenibilità, poiché le crisi sanitaria e climatica sono connesse nelle cause come negli esiti.

(Articolo di Cristina Nadotti, pubblicato con questo titolo il 17 aprile 2020 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

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