Monopattini elettrici, il Campidoglio dice sì allo sharing: si parte con una sperimentazione di due anni

 

Nella fase 2 la mobilità è destinata a conoscere profonde trasformazioni.

Le limitazioni di accesso ai mezzi pubblici renderanno più frequente il ricorso ai mezzi privati.

Non necessariamente alle auto ed agli scooter.

Monopattini elettrici sharing

Il governo ha promesso, nel prossimo decreto, incentivi per l’acquisto di bici e monopattini elettrici.

Il Campidoglio ha risposto annunciando un’altra misura da tempo attesa: il via libera per l’uso condiviso dei monopattini.

La giunta Raggi ha approvato le linee guida per lo svolgimento dei servizi di sharing a flusso libero.

Gli operatori saranno testati sul campo e, per evitare l’abbandono indiscriminato di monopattini, si partirà con una sperimentazione di due anni.

Cosa prevede la sperimentazione

Abbiamo fissato un quadro di regole chiaro che ci consentirà di offrire un servizio sicuro, utile in particolare per le distanze più brevi” ha dichiarato la Sindaca Raggi.

Ciascun operatore, per partecipare alla manifestazione d’interessi che ancora non è stata pubblicata dovrà disporre d’una flotta compresa tra i 750 ed i 1000 mezzi.

L’apertura allo sharing  però non dovrà tradursi in un’invasione di mezzi a due ruote.

Il Campidoglio ha fissato il numero massimo di 16mila monopattini.

Dovranno essere localizzati in tempo reale e dotati di necessaria copertura assicurativa.

La micromobilità elettrica

La parola chiave per rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini, ancora di più dopo l’emergenza Covid, sarà quella dell’intermodalità – ha osservato Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità in Campidoglio – In questo tassello ben si inserisce la micromobilità elettrica, in particolare i monopattini, anche in sharing, con i servizi che partiranno a breve”.

Nel corso dell’ultimo anno il ricorso a questo mezzo di trasporto è aumentato incredibilmente. 

Il successo dei monopattini

Dal primo gennaio 2020 bici e monopattini elettrici sono stati equiparati.

Del Decreto Toninelli, che aveva inizialmente preso in considerazione il loro utilizzo, è rimasta valida la potenza di 0,5 kW e la velocità.

Come richiesto da associazioni come Legambiente, ma anche da molti amministratori locali, è stato invece superato lo scoglio relativo alla loro fruizione.

Superati i limiti del decreto Toninelli, che demandava ai comuni la decisione dei posti dove ammetterne la circolazione, dal 2020 i monopattini sono ammessi in tutte le sedi stradali.

Non solo, quindi, sulle piste ciclabili.

L’apertura, che era stata sollecitata anche dagli operatori del settore, ha aumentato in maniera esponenziale l’appeal del mezzo di trasporto.

Il numero di monopattini in giro per la Capitale, con il futuro avvio dello shargin, è destinato ad aumentare.

In maniera consistente.

(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 29 aprile 2020 sul sito online “Roma Today”)

 

 

 

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