Bar aperti in Calabria, l’ordinanza di Jole Santelli: il Tar accoglie il ricorso del governo

 

Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’Avvocatura generale dello Stato contro l’ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, del 29 aprile scorso, che consentiva il servizio ai tavoli, se all’aperto, per bar, ristoranti ed agriturismo.

È quanto si evince dal sito del Tar dopo l’udienza collegiale, tenuta in camera di consiglio, svoltasi stamani.

Il 29 aprile la presidente della Regione Jole Santelli aveva firmato un’ordinanza con la quale autorizzava la riapertura di bar, ristoranti e aziende di agriturismo, limitatamente al servizio per i tavoli all’aperto; il governo, che aveva fissato tale scadenza al primo giugno, aveva impugnato davanti al tribunale amministrativo la decisione.

Il ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato davanti al tar di Catanzaro sottolineava che l’ordinanza regionale era stata emanata «senza interlocuzione con il governo».

«Spetta al presidente del Consiglio dei ministri individuare le misure necessarie a contrastare la diffusione del virus Covid-19» scrivono ora i giudici amministrativi nella loro sentenza.

Nelle motivazione viene inoltre rimarcato che la decisione regionale «sarebbe priva di un’adeguata motivazione, non sarebbe stata supportata da una valida istruttoria, sarebbe illogica e irrazionale».

Le riaperture, secondo i giudici, devono essere graduali e andare di pari passo con l’osservazione della curva epidemiologica.

«Un tale modus operandi appare senza dubbio coerente con il principio di precauzione».

«Ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri deve tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche».

«È una decisione pur rispettabile ma ininfluente: l’ordinanza infatti ha avuto piena esecuzione per 11 giorni e il Governo ha preannunciato per mercoledì che disporrà l’apertura di bar e ristoranti a livello generale» è il primo commento degli avvocati della Regione.

Mentre il ministro delle Regioni Francesco Boccia replica immediatamente: «Le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano.

E questo deve valere per ognuno di noi.

La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19.

Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza.

Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo».

(Articolo pubblicato con questo titolo il 9 maggio 2020 sul sito online del quotidiano “Corriere della Sera”)

 

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