VAS chiede l’annullamento dei due membri del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio designati dalla Comunità del Parco

 

Prot. n. 34/2020                                                                                    Presidente della Comunità del Parco di Veio

Sindaco di Campagnano

Fulvio Fiorelli

Membri della Comunità del Parco di Veio

p.c. Direttore dell’Ente Parco di Veio

Danilo Casciani

p.c. – Presidente dell’Ente Parco di Veio

Giorgio Polesi

p.c. – Presidente della Regione Lazio

Nicola Zingaretti

p.c. – Assessora all’Ambiente e Risorse Naturali

Enrica Onorati

Oggetto – Irregolarità della designazione dei due membri del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio di competenza della Comunità del Parco

Dall’esame della documentazione ricevuta a seguito di richiesta di accesso agli atti sono emerse le seguenti irregolarità.

1 – Con la legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016 è stata modificata la composizione dei Consigli Direttivi dei 13 Enti di gestione delle aree naturali protette istituite nel Lazio che da sette membri sono scesi a cinque, di cui “due [designati] dalla comunità individuandoli, con voto limitato ai sensi dell’articolo 16, anche tra non consiglieri”.

Sono stati cancellati i due membri in rappresentanza delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni professionali agricole, previsti dalla legge regionale n. 29/1997 fin dalla sua versione originaria e quindi da ben 19 anni, compensando questa eliminazione con l’aggiunta di 4 membri in seno ad ogni Comunità del Parco.

Infatti il citato art. 16 della legge regionale n. 29/1997, pur esso modificato dalla l.r. n. 12/2016, ha aumentato al 1° comma la composizione di ogni Comunità del Parco, con l’aggiunta di “quattro rappresentanti nominati dal Presidente della Regione, di cui due designati dalle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale e altri due designati dalle associazioni ambientaliste a livello regionale, riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della l. 349/1986 e successive modifiche, o iscritte nell’albo regionale del volontariato”.

Il 1° comma dell’art. 16 dispone altresì che “ai rappresentanti delle associazioni è riservata una quota di partecipazione fissa, non calcolata su criteri territoriali, pari a due centesimi ciascuno”, che in base alla tabella dei millesimi dell’Ente parco di Veio corrispondono a 20 millesimi per ciascuno dei 4 membri aggiunti.

Nella scorsa X legislatura il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha nominato i 4 membri aggiunti della Comunità del Parco di Veio quando il loro mandato era praticamente scaduto.

Con Decreto T00086 del 7 marzo 2018 (pubblicato sul supplemento n. 1 del B.U.R. n. 23 del 20.03. 2017) Nicola Zingaretti ha infatti nominato la Dott.ssa Alessandra Bonfanti ed il Dott. Oreste Rutigliano in rappresentanza delle associazioni ambientaliste ed il Dott. Carlo Corsetti ed il Dott. Massimo Biagetti in rappresentanza delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale.

Il loro mandato è scaduto con la fine della X legislatura: i nuovi 4 membri aggiunti avrebbero dovuto essere nominati ed insediati entro il 3 luglio del 2018, ma a distanza ormai di quasi 2 anni l’Assessora all’Ambiente e Risorse Naturali Enrica Onorati deve ancora provvedere a fare l’avviso pubblico per invitare alla presentazione di autocandidature come già fatto dal precedente Assessore all’Ambiente Mauro Buschini.

Con nota VAS prot. n. 14 del 18 aprile 2018 questa associazione aveva sollecitato il Presidente della Giunta Regionale a seguire lo stesso suddetto procedimento di evidenza pubblica per la nomina dei 4 membri aggiunti di ogni Comunità del Parco, mettendo in evidenza che “senza i suddetti 4 membri aggiunti ogni Comunità del Parco non può essere insediata sempre dallo stesso Nicola Zingaretti, per consentirle di nominare nella sua prima seduta ufficiale un Presidente ed un Vice Presidente, laddove mancanti, in modo da essere così pienamente operativa”.

Non è più accettabile nella maniera più assoluta che la Regione Lazio si dia delle leggi che poi è lei per prima a non rispettare ed a far rispettare, del tutto indifferente di incorrere nell’evidente reato di omissione di atti dovuti d’ufficio.

Ne deriva ad ogni modo che la seduta della Comunità del Parco di Veio del 12 dicembre 2019 è viziata di legittimità, perché tenuta senza la presenza obbligatoria dei 4 membri aggiunti: stupisce a tal riguardo che l’allora Direttore facente funzioni, dott. Riccardo Ascenzo, che ai sensi del comma 9 dell’art. 16 della legge regionale n. 29/1997 partecipa di diritto alle riunioni della Comunità del Parco (facendone da segretario) e che ai sensi del 4° comma del successivo art. 24 “è direttamente responsabile della correttezza amministrativa”, abbia registrato come “non nominata” ognuna delle 2 organizzazioni professionali agricole e delle due organizzazioni ambientaliste, senza rilevare nessuna irregolarità.

2 – Il 2° comma dell’art. 16 della legge regionale n. 29/1997, sempre così come modificato dalla l.r. n. 12/2016, dispone che “la comunità designa, con voto limitato a non più di un candidato, con adeguato curriculum, i componenti del consiglio direttivo dell’ente di gestione di cui all’articolo 14, comma 1, lettera b)”.

Da come risulta dal verbale della seduta del 25 novembre 2019 della Comunità del Parco di Veio, è stata operata solo una verifica della ammissibilità delle domande arrivate e non anche una verifica sulla “adeguatezza” dei curricula allegati alle domande, che non sembra essere stata efefttuata.

Il 12 dicembre 2019 la Comunità del Parco di Veio ha votato ugualmente con la presenza di 9 sindaci, ma in assenza non solo dei 4 membri aggiunti che complessivamente costituiscono 80 millesimi, ma anche della Provincia di Roma che costituisce da sola 100 millesimi.

Da come risulta dal verbale di tale seduta, la Comunità ha dato avvio alla valutazione delle candidature pervenute, a cui sarebbe seguito un “ampio spazio al confronto ed alla verifica di tutte le eventuali convergenze sui requisiti ritenuti primari”.

Di questo “ampio spazio” non è stata riportata almeno una sintesi sommaria, che lasciasse almeno capire le ragioni per cui alla fine i 9 Sindaci della Comunità del Parco abbiano orientato il loro rispettivo voto solo su tre dei 14 candidati ritenuti ammissibili, trascurando il curriculum degli altri 11, quasi tutti laureati (tranne tre).

A tal riguardo si fa presente che nell’avviso pubblico del 15 ottobre 2019 era stato precisato che “il presente Avviso non attiva alcuna procedura concorsuale o preconcorsuale, in quanto la legge regionale citata non prevede una valutazione comparativa dei candidati finalizzata all’attribuzione di un punteggio e alla formazione di una graduatoria di merito, bensì solo il riscontro di competenze ed esperienze valutabili per la designazione all’incarico”.

L’avviso è stato quindi pubblicato allo scopo di garantire la piena applicazione dei principi di pubblicità, trasparenza e partecipazione.

In termini di ”etica”, oltre che di “legalità”, la scelta che è stata chiamata a fare la Comunità del Parco di Veio non sarebbe dovuta apparire quindi offensiva della dignità dei candidati, dal momento che non hanno partecipato per pretendere l’attribuzione di un punteggio di favore e la formazione di una graduatoria di merito, ben coscienti che a tal riguardo anche la Giurisprudenza ha sancito che la scelta di queste figure apicali deve riguardare persone ben accette alla Amministrazione, ma che pretendono almeno che la valutazione di ogni candidato sia sempre e comunque effettuata sulla base della piena rispondenza ai requisiti di legge del rispettivo “curriculum vitae”, prima ancora di ogni altra considerazione di carattere “fiduciario”, nel totale rispetto dell’art. 97 della Costituzione sulla imparzialità ed il buon andamento di ogni Pubblica Amministrazione.

Considerato che poi la votazione con voto limitato a non più di un candidato si è concentrata soltanto su tre dei 14 candidati, senza che il verbale lasci capire la convergenza su di essi a conclusione dell’ampio spazio di confronto che ci sarebbe stato prima del voto finale, dall’esame e dal confronto del “curriculum” di ognuno dei 14 candidati appare di tutta evidenza che il criterio che alla fine sembra essere stato seguito risulta da un lato inversamente proporzionale all’obbligo di valutare l’adeguatezza del curriculum di ognuno dei tre candidati votati, mentre dall’altro lato appare invece direttamente proporzionale al grado di carattere “fiduciario” per giunta di stampo prettamente politico.

Sul candidato che ha avuto il maggior numero di millesimi c’è stata la convergenza di tre soli Comuni, con Castelnuovo di Porto in testa, seguito dai limitrofi Comuni di Sacrofano e di Mazzano Romano (che da soli rappresentano poco più del 30% del totale della Comunità del Parco di Veio) soprattutto per il fatto che tale candidato ha svolto diversi incarichi con il Comune di Castelnuovo di Porto, malgrado come titolo di studio abbia quello di perito chimico industriale che non sembra rispondere appieno a quanto prescrive al riguardo il 1° comma dell’art. 14 della legge regionale n. 29/1997, secondo cui anche i membri del Consiglio Direttivo dell’Ente parco di Veio debbono essere scelti “tra persone che si siano distinte per gli studi e per le attività nel campo della protezione dell’ambiente con comprovata esperienza di gestione ed adeguato curriculum”.

La stessa identica considerazione vale per il candidato che risulta essersi posizionato al secondo posto in misura dei millesimi raccolti, dai Comuni di Formello, Morlupo, Magliano Romano, Riano e Campagnano di Roma e che è stato prescelto per il fatto che anche lui a sua volta ha svolto diversi incarichi con la Regione Lazio, malgrado come titolo di studio abbia soltanto il diploma di liceo scientifico.

Una diversa considerazione va fatta invece per la candidata che risulta essersi posizionata al terzo posto in misura dei millesimi raccolti dal solo Comune di Roma: benché con laurea in Scienze Agrarie ed un curriculum professionale di rispetto, anche se però nel solo ambito della sua professione, non è stata scelta da nessuno degli altri 8 Comuni del Parco di Veio.

Per come è stata comunque eseguita, la votazione del 12 dicembre 2019 risulta viziata di legittimità perché priva del voto di ben 4 membri della Comunità del Parco di Veio, il cui voto complessivo (pari ad 80 millesimi) unitamente a quello della Provincia di Roma, assente quel giorno non si sa se in modo giustificato, (pari a 100 millesimi) avrebbe portato a far raccogliere la maggioranza dei millesimi se fosse dato alla candidata risultata invece terza.

3 – Ai sensi della lettera d) del 1° comma della legge regionale n. 29/1997 anche la Comunità del Parco di Veio è un organo dell’Ente di gestione, che in quanto tale si deve esprimere sempre e soltanto mediante proprie deliberazioni, al termine di ogni sua votazione. 

Per il caso in questione gli esiti della votazione sono stati riportati solo sul verbale della seduta di giovedì 12 dicembre 2019, a cui non risulta che sia seguita la pubblicazione della relativa deliberazione.

Risulta invece che l’esito della votazione di quel giorno è stato fatto oggetto del decreto del Presidente dell’Ente Parco di Veio Giorgio Polesi T00013 del 24 febbraio 2020, peraltro successivamente modificato con decreto T00014 del 25 febbraio 2020, entrambi pubblicati nella sezione “Deliberazioni” dell’Albo Pretorio on-line dell’Ente.

Ai sensi del comma 9 dell’art. 16 della legge regionale n. 29/1997 anche il Presidente dell’Ente Parco di Veio partecipa di diritto alle riunioni della Comunità del Parco, ma ciò non gli dà anche il diritto di ratificare, per giunta con tanto di “decreto”, decisioni che spetta invece alla Comunità del Parco di Veio di “legittimare” sotto forma di espressa deliberazione.

Di qui l’ulteriore vizio di legittimità anche sotto questo aspetto.

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In considerazione di tutte le irregolarità sopra evidenziate, si chiede di annullare le designazioni espresse il 12 dicembre 2019 dalla Comunità del Parco di Veio, che è chiamata a votare nuovamente solo e soltanto dopo che sarà stata insediata la Comunità del Parco di Veio anche con i suoi 4 membri aggiunti.

A tal riguardo si invita e diffida l’Assessora all’Ambiente e Risorse Naturali Enrica Onorati a provvedere a fare l’avviso pubblico per invitare alla presentazione di autocandidature.

Si invita e diffida altresì il Presidente della Giunta Regionale del Lazio Nicola Zingaretti a non decretare la nomina dei due membri del Consiglio Direttivo dell’’Ente Parco di Veio, così come designati dalla Comunità del Parco.

Distinti saluti.

Roma, 15 giugno 2020

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