Lavori conclusi e appartamenti pronti per essere venduti.
A tre anni dall’inizio del cantiere nuovo volto per il civico 3 di via Ticino, a due passi dal quartiere Coppedè: dove una volta sorgeva lo storico villino Naselli, progettato nel 1930, oggi c’è una palazzina moderna.
Quattro piani dai profili squadrati, facciata principale bianco lucente: non basta la cortina di mattoncini che ne contraddistingue il volume laterale, e che lega l’edificio “coerentemente al quadro architettonico nel quale si colloca” – sostiene la NS Costruzioni, a placare i malumori del quartiere.
Coppedè, una palazzina moderna al posto dello storico villino Naselli
Si perché per molti quella nuova palazzina di via Ticino 3 è “fuori contesto”.
Negli anni scorsi tante le proteste dei residenti di zona contro l’abbattimento del villino Naselli: striscioni, sit-in, proteste ed esposti che non hanno salvato lo storico edificio soppiantato dallo stabile progettato dallo studio Z14 e curato negli interni dallo studio Aniello Tasca.
“Un nuovo innesto nel prestigioso quartiere Coppedè, che affonda le radici nel passato guardando al futuro” – sostiene il Gruppo costruttore.
“E’ uno scempio”
Non è così per molti. “E’ uno scempio” – commenta una dei pochi passanti in un soleggiato pomeriggio romano.
“Li una volta c’era un villino storico, adesso questa palazzina che è tutta un’altra cosa.
Sarà anche bella e moderna però ‘stona’.” – ci dice un altro.
“Se uno viene dal quartiere Coppedè e alza la testa è un po’ un ‘cazzotto’ in un occhio, ma percorrendo via Ticino venendo da piazza Trento mi sembra che, anche grazie a quei mattoncini marroni, si inserisca bene nel contesto”.
Questione di prospettive dunque.
In zona c’è anche chi non disdegna e prova un pizzico di sana invidia: “Beato chi potrà permettersi di abitarci” – sorride una passante.
L’affaccio sul Coppedè, possiamo solo immaginarlo, è mozzafiato.
“Meno per chi volge lo sguardo all’insù”.
In via Ticino 3, dopo la battaglia persa da chi voleva tutelare il villino e il volto storico della zona, restano quattro piani di perplessità e polemiche.
(Articolo di Sara Mechelli, pubblicato con questo titolo il 19 giugno 2020 sul sito online “Roma Today”)