«Ussita-Sibillini», una guida da attivisti per il dopo terremoto

 

Non c’è frase che non trasmetta una sorprendente originalità narrativa, questa è la prima straordinaria bellezza che suscita la lettura della guida Ussita-Sibillini edita da Ediciclo Editore e appartenente alla collana Le Guide Nonturismo ideata e curata da Riverrun Hub e Sineglossa.

La descrizione dei 12 percorsi suddivisi in due unità narrative a seconda della difficoltà degli itinerari e della dimensione orizzontale o verticale degli stessi, raggiunge un dettaglio che rasenta la perfezione.

Una descrizione analitica che mantiene intatti il coinvolgimento emotivo e la curiosità del lettore.

Posso permettermi di dire, senza rischiare l’accusa di essere di parte per la mia nota passione Ussitana, di trovarci di fronte ad una pubblicazione unica nel panorama delle guide al territorio.

Le ragazze e i ragazzi di C.A.S.A. (Cosa Accade Se Abitiamo) hanno trasferito nella guida, dopo un lavoro di circa due anni, tutta la loro passione verso la terra che li ospita.

Un percorso partito dal dopo sisma del 2016 e che ha, fin da subito, avuto il chiaro obiettivo di non porsi ad un palmo sopra i pochi abitanti rimasti ma di esserne parte viva stando dentro le mille contraddizioni: parte viva delle sofferenze individuali e collettive.

Una guida che riesce a trasmettere profondità di conoscenza ed emozioni perché l’inchiostro versato con cura su quelle pagine è frutto di un ascolto vero del territorio, delle voci variegate di una comunità che deve trovare un nuovo cammino.

Le storie, che arricchiscono ad ogni passo la descrizione degli itinerari, nascono dai racconti raccolti attraverso un contatto quotidiano con una realtà di cui non si è solo voce narrante.

Questa originale produzione documentale che ci restituisce una guida per viaggiatori consapevoli e curiosi è prima di tutto uno strumento di conoscenza a disposizione degli ussitani.

Non può esistere un turismo davvero responsabile e consapevole se le comunità che accolgono non riscoprono una nuova dimensione di autenticità.

La guida intreccia descrizione analitica dei 12 percorsi, storie di vita vissuta, aneddoti, inquadramento storico dei luoghi e visioni di un nuovo futuro.

Dopo i due tempi dell’età dell’oro Ussitana, ricordati dallo storico Augusto Ciuffetti, il futuro non può che essere un terzo tempo, sempre nelle parole dello storico e degli animatori di C.A.S.A., da costruire partendo da una riscoperta profonda del passato che dia uno slancio verso nuovi orizzonti

Il futuro non può essere la riproposizione del passato più recente, quello antecedente al sisma, ma deve trovare nuova linfa nella ricostruzione di un rapporto amorevole con la propria terra.

Wu Ming 2 nel racconto che chiude il libro ambientato nella ritualità arcaica del Piantamaggio stimola, attraverso i protagonisti della fiaba, la lumaca e Laddo, una riflessione vitale.

Se ami la tua terra, se torni a sentirtene parte e a curarla come fosse la tua casa allora saprai anche difenderla dalle opere inutili ed impattanti.

Se torni a conoscere la tua terra attraverso le storie fatte non solo di parole vuote ma di boschi, prati, vette, valli, torrenti, sentieri che hanno raccolto il lungo cammino delle genti ussitane, i futuri da scartare appariranno chiari come l’elenco analitico che ne traccia con penna magica Wu Ming 2, ed il ramo del faggio che indica una visione inedita e vincente sarò quello più forte.

La comunità di Ussita ora possiede lo strumento fondamentale per costruire un futuro che mette al centro un nuovo modo di riabitare la montagna, una narrazione necessaria per riscoprirsi non identici ma autentici.

L’invito è a leggere questa guida con la curiosità di un bambino per lasciare spazio ad una sete di conoscenza profonda e scoprire che le storie non hanno bisogno di una mappa che ne traccia i confini perché sono la linfa vitale di una comunità e del territorio che la ospita.

Da queste pagine, lette con trasporto, può nascere una nuova alleanza tra comunità e viandanti del terzo millennio.

(Articolo di Paolo Piacentini, pubblicato con questo titolo il 23 luglio 2020 su “L’Extraterrestre” allegato al quotidiano “il manifesto” di pari data)

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