Caldo nell’Artico, collassa una piattaforma di ghiaccio grande come Manhattan

 

OTTAWA – Non c’è più.

E’ crollata e sparita nelle acque dell’Oceano Artico l’ultima piattaforma di ghiaccio intatta canadese, Milne, ai margini dell’isola di Ellesmere.

A causare il collasso, i cambiamenti climatici e gli effetti di un’estate molto calda, hanno spiegato gli scienziati.

Risalente a più di 4mila anni fa, la Milne Ice Shelf, è stata l’ultima piattaforma di ghiaccio intatta del Paese fino alla fine di luglio, quando uno studioso dei ghiacci Artici ha notato dalle foto satellitari che aveva perso circa il 43% del suo ghiaccio.

L’area della piattaforma si è ridotta di circa 80 kmq: per avere un’idea della grandezza, basti pensare che l’isola di Manhattan copre circa 60 kmq.

Le temperatura dell’aria al di sopra del normale, i venti al largo e il mare aperto di fronte la piattaforma glaciale sono tutti gli ingredienti della ricetta che ha portato a questo collasso“, ha spiegato il Canadian Ice Service.

Sono enormi pezzi di ghiaccio, della grandezza di intere città“, ha aggiunto Luke Copland, glaciologo all’University of Ottawa, che fa parte del team che studia la piattaforma glaciale di Milne.

Quella era la piattaforma di ghiaccio più grande rimasta intatta e si è di fatto disintegrata“.

E’ l’intero pianeta che si sta surriscaldando a causa del cambiamento climatico.

Ma negli ultimi 30 anni, l’Artico si è surriscaldato a un ritmo doppio della media globale, a causa di un processo chiamato ‘Arctic amplification’.

E quest’anno le temperature della regione sono ancora più  intense tanto che la calotta polare ha toccato il suo minimo da 40 anni; e dopo sei mesi eccezionalmente caldi, in una città della Siberia è stata registrata una temperatura mai vista prima: oltre 38 C.

Il crollo della piattaforma di ghiaccio sull’isola di Ellesmere ha anche comportato la perdita dell’ultimo ‘lago di epishelf’ conosciuto nell’emisfero settentrionale.

I ‘laghi di epishelf’ sono una particolare formazione geografica che si forma quando l’acqua dolce sciolta viene intrappolata sotto una piattaforma di ghiaccio galleggiante: questa acqua dolce non si mescola con l’acqua salata sottostante, ma galleggia sull’acqua dell’oceano.

(Articolo pubblicato con questo titolo l’8 agosto 2020 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

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