Al via la Settimana europea della mobilità 2020, per una mobilità a emissioni zero

 

Domani si aprirà la 19esima Settimana europea della mobilità, la campagna annuale della Commissione europea per promuovere una mobilità urbana pulita e sostenibile.

Dal 16 al 22 settembre migliaia di città di oltre 40 Paesi organizzeranno attività che metteranno in primo piano la mobilità a zero emissioni per tutti.

Durante la settimana ci sarà anche la giornata senza auto, durante la quale strade e piazze saranno chiuse al traffico e percorribili solo a piedi, in bicicletta, con monopattini elettrici, ecc.

Adina Vălean, Commissaria europea per i Trasporti, ha dichiarato che «quest’anno le nostre città affrontano una grande sfida, ma la pandemia ha anche evidenziato che i cittadini apprezzano e si aspettano città più sicure, più pulite e accessibili a tutti.

Per tutta la settimana e oltre, le città partecipanti da tutta Europa ci mostreranno come potrebbero essere le città europee, più verdi e più digitali».

Il tema di quest’anno, “Mobilità a zero emissioni per tutti” rispecchia non solo gli obiettivi ambiziosi del Green Deal europeo di un continente a zero emissioni di carbonio entro il 2050, ma anche l’importanza, spesso trascurata, dell’accessibilità ai trasporti a zero emissioni.

In occasione della settimana della mobilità, Greenpeace Italia ha lanciato oggi  “2020 – Odissea della mobilità”, il video che pubblichiamo in questa pagina e che con amara ironia mette in evidenza le difficoltà che vive quotidianamente chi cerca di muoversi all’interno della propria città affidandosi ad alternative più sostenibili come bici, sharing, trasporto pubblico locale.

Per evitare di utilizzare l’auto e alimentare traffico e inquinamento.

Greenpeace ricorda che «il 55% della popolazione globale vive in aree urbane, e questo numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni.

Per questo, per Greenpeace, se vogliamo ricostruire dalle macerie della pandemia un mondo più sano, verde e di pace dobbiamo ricominciare ripensando le città».

Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia, aggiunge: «Questo è il momento giusto per migliorare gli ambienti urbani in cui viviamo, e per mettere a disposizione di cittadine e cittadini forme di mobilità alternativa e trasporto pubblico locale efficienti, accessibili e non inquinanti.

La mobilità sostenibile è un tassello fondamentale per una ripresa che sia veramente equa e green», dichiara.

«Le nostre città sono inoltre colpite con frequenza crescente da eventi climatici estremi, per questo dobbiamo trasformarle in modo che siano in grado di minimizzare gli impatti di questi fenomeni sempre più violenti.

Quello di cui abbiamo bisogno è che le città vengano ripensate per il benessere delle persone che ci vivono».

Legambiente annuncia che «la pandemia non ferma il Giretto d’Italia, che compie dieci anni e rinnova la sfida tra le nostre città.

Ne modifica un po’ l’organizzazione e la logistica, affinché siano rispettate pienamente le norme anti-Covid, senza nulla togliere, però, alle ragioni dell’iniziativa che sono, invece, più che mai attuali.

Ci sono le esigenze di pianificazione del trasporto urbano per contrastare il mutamento climatico e per limitare lo smog.

Ci sono le nuove norme sulla sicurezza stradale introdotte al Codice della Strada dal decreto Semplificazioni, diventato legge la scorsa settimana: limiti di velocità in città e precedenza alle biciclette.

Inoltre, questa edizione del Giretto d’Italia ci regala una novità: un check point virtuale immaginato per non lasciare “fuori gara” chi lavora da casa e valorizzare, anzi, la sostenibilità ambientale di questa scelta aziendale».

Il Giretto si svolgerà il 17 settembre nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità 2020.

Il check point virtuale sarà, invece, attivo da domani, 16 settembre, fino al 22 settembre.

E’ un’iniziativa organizzata da Legambiente, con il sostegno di CNH Industrial, insieme a Euromobility e VeloLove per promuovere la mobilità ciclistica e sostenibile, è una gara tra città tesa a promuovere gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola effettuati in bici o con l’utilizzo di altri mezzi di micromobilità elettrica, dai monopattini elettrici, alle monowheel, le e-bike, i motorini elettrici o gli hoverboard e i segway.

Le città che parteciperanno all’evento sono 26: Bologna, Bolzano, Brescia, Carmagnola (TO), Carpi (MO), Fano (PU), Ferrara, Francavilla Fontana (BR), Genova, Jesi (AN) il 18 settembre, Lecce, Milano, Misano Adriatico (RN), Napoli, Novara il 22 settembre, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Piacenza, Potenza, Reggio Emilia, Trento, Udine, Torino e Roma.

Vincerà la sfida la città che totalizzerà, nel periodo di monitoraggio, il maggior numero di spostamenti, e quindi di passaggi, effettuati con mezzi di mobilità sostenibile alternativi.

Quest’anno è previsto, inoltre, un contest fotografico: basta scattarsi una foto mentre si va al lavoro o a scuola in bici o con uno altro dei mezzi in gara e condividerla sul proprio profilo Facebook o Instagram (o entrambi) utilizzando le grafiche virtuali del Giretto e gli hashtag #girettoditalia e #CNHIndustrial.

In questo modo, si parteciperà automaticamente all’estrazione di un premio messo a disposizione da Legambiente per la foto che otterrà più like.

Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, conclude: «Da anni chiediamo l’introduzione di zone 30 nelle nostre città per tutelare ciclisti e pedoni – In questa direzione riteniamo positive alcune delle modifiche in materia di sicurezza stradale appena introdotte al codice della strada.

Stando ai dati Istat, lo scorso anno all’aumento di vendite di biciclette ha corrisposto una crescita del 3,3% degli incidenti stradali che coinvolgono biciclette e che le vittime della strada tra i ciclisti sono salite del 15,5% soprattutto su strade statali nell’abitato e fuori città.

La mobilità ciclopedonale e la micromobilità vanno aiutate e favorite per difendere il diritto di ognuno a muoversi in città in sicurezza.

L’obiettivo del Giretto d’Italia è, come sempre, di rendere visibile chi si sposta con la bici o con un mezzo di micromobilità elettrica: un traffico che normalmente non è misurato nelle indagini statistiche sullo stato della mobilità, ma che sarebbe invece molto utile, o meglio indispensabile, prendere in considerazione in sede di programmazione e pianificazione della mobilità urbana».

In collaborazione con la Settimana europea della mobilità, la Roadpol, la rete europea delle forze di polizia stradale, organizza una nuova campagna per la sicurezza stradale – le Giornate della sicurezza.

Le forze di polizia nazionali registreranno il numero di vittime della strada il 17 settembre, con l’obiettivo di azzerare i decessi in quel giorno.

(Articolo pubblicato con questo titolo il 15 settembre 2020 sul sito online “greenreport.it”)

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