La salute dei boschi si ‘misura’ anche con internet

 

Il Trentino, con la sua ricca superficie di foreste, rappresenta un laboratorio a cielo aperto per lo studio della salute degli alberi e per analizzare l’impatto del clima. I

l Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach sta sperimentando tecnologie come sensori, torri di rilevamento e satelliti, che rientrano in una rete di monitoraggio italiana che conta 25 siti in tutto il paese.

L’attività di ricerca rientra nel progetto Italian Tree Talker Network nell’ambito del bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale), finanziato dal MIUR.

In particolare, nei boschi della Val di Cembra, i ricercatori hanno installato una trentina di Tree Talker (letteralmente “albero parlante”), dispositivi che consentono di misurare una serie di importanti parametri vitali degli alberi come crescita del fusto e flusso di linfa al suo interno, umidità del legno, temperatura ed umidità relativa dell’aria, spettro della radiazione solare trasmessa attraverso le chiome: tutte informazioni che forniscono un quadro sullo stato di salute delle piante.

Ci sono, inoltre, altri sei siti trentini coinvolti, a cominciare da Lavarone, Val Canali, Bleggio, Val Lomasona, ed ancora a Molveno, per un totale di 170 Tree Talker.

La possibilità di acquisire dati di questo tipo con cadenza oraria e con continuità nel tempo – spiega Damiano Gianelle, responsabile del Dipartimento Agroecosistemi sostenibili e biorisorse del Centro Ricerca e Innovazione – rappresenta un grande valore aggiunto per lo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sugli alberi forestali, perché questi sono sempre più esposti a stress idrico, termico, all’azione distruttiva di eventi climatici estremi, che possono innescare dinamiche di deperimento del bosco“. 

(ANSA del 17 settembre 2020, ore  12:50)

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