Roma. Sei su sei, M5s si astiene e boccia tutte le delibere di iniziativa popolare

 

ROMA – Il Movimento Cinque Stelle in Assemblea capitolina ha bocciato tramite l’astensione in blocco anche le due delibere di iniziativa popolare firmate da migliaia di cittadini e discusse in Aula tra giovedì, venerdì e oggi.

La prima respinta venerdì, recante ‘Atti di indirizzo per la chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma attraverso l’aumento della capacità industriale di Ama Spa’ (la 100/2019, a prima firma di Massimiliano Iervolino) e la seconda, bocciata oggi con 18 astenuti e 12 favorevoli, concernente ‘Norme per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani di Roma Capitale, il conferimento di funzioni di controllo ai Municipi, il decentramento di Ama Spa su base municipale, linee guida del piano industriale e attuazione del percorso di partecipazione popolare’ (la 104/2019, depositata da Marco Conte).

Con questo metodo, la maggioranza ha quindi respinto senza esprimersi nel merito al momento del voto tutte le sei delibere popolari discusse in Assemblea nelle ultime tre sedute.

Dure le critiche arrivate dalle opposizioni: “I nostri complimenti ai cittadini, ma dobbiamo dare una valutazione totalmente negativa sottolineando la scarsa voglia di partecipazione da parte della Giunta e il muro di gomma rappresentato dalla maggioranza in Aula”, il commento del capogruppo del Pd, Giulio Pelonzi.

Per Stefano Fassina si Sinistra X Roma si tratta di “una grande occasione persa in termini di partecipazione democratica”.

Secondo il presidente del gruppo di Fdi, Andrea De Priamo, “il Movimento rinnega se stesso e boccia tutte le sei delibere di iniziativa popolare: un totale di circa ventimila firmatari sono stati ignorati dalla Raggi che non si è nemmeno presentata per un minuto nelle due sedute dedicata alle proposte.

Dai beni comuni alla internalizzazione degli assistenti per le persone con disabilità nelle scuole, fino al decentramento di Ama nell’ottica della strategia rifiuti zero: astensione su tutti questi temi una volta cari ai grillini: altro che partecipazione”.

Critica anche l’ex M5S Monica Montella, in particolare sul tema rifiuti: “Avete bocciato il programma del M5S, state portando avanti magari un altro programma, ma non è quello del Movimento”.

A provare a replicare alle opposizioni è stato il consigliere di maggioranza Roberto Di Palma: “Alle critiche delle opposizioni rispondo che dovremmo tutti insieme proporre una modifica del regolamento, perché sappiamo che tutte queste delibere non possono essere modificate nemmeno in una parola.

Con piccoli emendamenti sottoscritti anche dai proponenti avremmo potuto magari trovare un accordo, ma servirebbe una modifica regolamento: lancio questa proposta, perché è un peccato che uno sforzo così grande da parte dei cittadini venga poi vanificato anche solo da piccole cose che non quadrano”, ha concluso l’esponente del M5S.

(Articolo pubblicato con questo titolo il 19 ottobre 2020 sul sito online della Agenzia “Dire”)

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N.B. –  Il cons. Roberto Di Palma ignora o fa finga di non sapere che il Comitato DeLiberiamo Roma, di cui VAS è parte della organizzazione nazionale,  ha cercato inutilmente di aprire un tavolo tecnico di confronto con il Comune per concordare soprattutto il piano industriale di AMA, che se condiviso avrebbe comportato il ritiro della delibera di iniziativa popolare: la Sindaca Virginia Raggi ha rifiutato sistematicamente questo confronto ed i 18 consiglieri del M5S che si sono astenuti, sapendo a priori di essere la maggioranza, non  si possono di certo trincerare dietro il ridicolo alibi della astensione, per mascherare malamente che il loro voto è equivalso ad un “no” secco, che si tramuta in un loro sfacciato rinnegamento della “democrazia diretta”.  

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

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