Il 2021 sarà l’anno delle ferrovie in Europa?

 

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto ieri un accordo provvisorio sulla designazione del 2021 come Anno europeo delle ferrovie: si tratta di un atto simbolico ma che punta a concentrare gli sforzi per migliorare uno strumento essenziale per conseguire la neutralità climatica entro il 2050.

I trasporti infatti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’Ue e le emissioni che ne derivano sono in continua crescita.

Al contrario, il Green deal europeo prevede una riduzione delle emissioni prodotte dai trasporti del 90% per giungere alla neutralità climatica.

In questo contesto le ferrovie sono particolarmente preziose: emettono una quantità di CO2 molto inferiore rispetto al trasporto equivalente su strada o per via aerea e sono il solo modo di trasporto ad aver ridotto le emissioni di CO2 in maniera costante dal 1990.

C’è moltissimo lavoro ancora da fare su questo fronte, però: attualmente, in Europa il 75% dei trasporti interni di merci avviene su strada.

«Il settore ferroviario è la risposta a molte questioni critiche nel settore della mobilità – dichiara Andreas Scheuer, ministro federale tedesco dei Trasporti e delle infrastrutture digitali, nonché presidente del Consiglio – tra cui la neutralità climatica, l’efficienza energetica, la resilienza alle crisi e la sicurezza.

L’Anno delle ferrovie mira a dare impulso al settore e a incoraggiare un maggior numero di turisti, professionisti e produttori a scegliere il treno».

In questo contesto, la Commissione Ue sarà invitata a prendere in considerazione l’avvio di due studi di fattibilità.

Il primo riguarderà la creazione di un marchio europeo per la promozione delle merci trasportate per ferrovia e il secondo esplorerà l’idea di un indice di connettività ferroviaria, simile a quello già esistente per il trasporto aereo.

Nel frattempo, il 2021 sarà il primo anno completo di applicazione delle norme concordate nell’ambito del quarto pacchetto ferroviario in tutta l’UE.

Tali norme sono intese ad aprire il mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri e ridurre i costi e gli oneri amministrativi per le imprese ferroviarie attive nell’Ue.

(Articolo pubblicato con  questo titolo il 13 novembre 2020 sul sito online “greenreport.it”)   

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