Festa dell’albero e Life Terra: 500 milioni di alberi in 5 anni contro i cambiamenti climatici

 

In occasione della Festa dell’Albero del 21 novembre, Giornata nazionale degli alberi istituita dal ministero dell’ambiente per promuovere la tutela ambientale, ridurre l’inquinamento e valorizzare il verde urbano, Legambiente invita a realizzare «tanti vasi comunicanti, a distanza ma tutti uniti per celebrare e difendere la natura.

Come?

Con un gesto semplice ma efficace: piantare un seme in vaso a casa, un piccolo albero in giardino oppure in uno spazio pubblico accessibile.

E visto il momento di difficoltà, per essere dei vasi comunicanti e contribuire a realizzare insieme un nuovo polmone verde, basterà scattare un selfie con il proprio smartphone e condividere l’istantanea sui social network».

Anche quest’anno Legambiente, nonostante il difficile momento legato all’emergenza sanitaria, vuole celebrare la Giornata nazionale degli alberi lanciando l’iniziativa digitale.

Partecipare sarà facile: una volta scattata la foto che ritrae la piantumazione dell’albero o del semino, sarà necessario condividerla sui social network taggando Legambiente e usando gli hashtag ufficiali della Festa dell’Albero 2020: #VasiComunicanti e #FestadellAlbero.

Per quanti daranno l’adesione a #Vasicomunicanti sarà possibile scaricare in regalo l’ebook di Legambiente “Alla scoperta della Biodiversità”.

Ma la celebrazione non finisce con un bel gesto simbolico: oggi Legambiente dà il via alle azioni legate al progetto europeo Life Terra, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Life, a cui partecipano ben 15 organizzazioni di 8 diversi paesi in Europa.

«Life Terra – spiega il Cigno Verde – ha l’ambizioso obiettivo di piantare 500 milioni di alberi nei prossimi 5 anni con il coinvolgimento della società civile e del mondo della scuola.

Il progetto Life Terra, al motto di “Let’s plant together” intende creare un vero e proprio movimento di cittadini attivisti che in tutta Europa si mobilitano per mitigare il clima piantando alberi.

L’azione di Life Terra è lungimirante, insegnare alle nuove generazioni come piantare gli alberi avrà delle ripercussioni positive nel contrasto ai cambiamenti climatici e alle catastrofi connesse: ondate di calore, siccità, perdita di foreste, desertificazione, erosione del suolo, inondazioni.

Ci sarà un risvolto positivo anche sulle città e le loro comunità perché gli alberi favoriscono l’approvvigionamento dell’acqua, incrementano la permeabilizzazione del suolo, costituiscono un rifugio fondamentale per la fauna, trattengono gli inquinanti atmosferici (le polveri sottili).

Inoltre, se piantati nelle vicinanze degli edifici possono ridurre la necessità di utilizzo dei condizionatori d’aria permettendo di risparmiare dal 20 al 50% di energia e abbassando i rumori fino al 70%».

Life Terra non è solo piantumazione di alberi ma è anche cura, infatti, il progetto europeo prevede l’introduzione di una piattaforma web per il monitoraggio degli alberi e il lancio di una App.

Con questi due strumenti innovativi tutti potranno avere un resoconto “trasparente” dei dati relativi agli alberi e della loro capacità di trattenere CO2 e i cittadini potranno scaricare informazioni su quali alberi scegliere e come piantarli nella maniera adeguata.

E Legambiente ricorda che «proprio l’aspetto del monitoraggio in Italia risulta carente.

Manca un censimento puntuale della dotazione arborea e se il 75% dei Comuni ha un censimento del verde, solo poco più del 53% dei capoluoghi ha il catasto degli alberi e solamente il 44,8% hanno il regolamento del verde urbano».

Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente, conclude: «Il progetto Life Terra vede coinvolta Legambiente insieme a partner internazionali In Italia è prevista la piantumazione di oltre 9 milioni di alberi per i prossimi 5 anni e ci concentreremo per questo sulla crescita delle foreste nelle nostre città e nelle aree più inquinate del Paese, come la pianura padana, o nei fondovalle dove c’è meno copertura forestale e dunque più problemi ambientali a cominciare dal dissesto idrogeologico.

Non si tratta di una scelta semplicemente estetica ma di benefici per la comunità: la lotta al cambiamento climatico, infatti, deve partire dall’ambiente urbano e la strategia più utile e immediata è piantare nuovi alberi dove servono.

Noi ci impegneremo a elaborare programmi e strumenti che permettano a tutti di poter scegliere la specie più adatta a clima e terreno, individuare dove piantarla e curarla nel migliore dei modi affinché diventi un bene per tutta la comunità».

(Articolo pubblicato con questo titolo il 20 novembre 2020 sul sito online “greenreport.it”)

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