Il primo pioppo abbattuto
Come si mostrava il pioppo prima dell’abbattimento
Nardò – Il Comune abbatte i pioppi secolari per riqualificare la scuola: opposizioni e cittadini sul piede di guerra, ma l’Amministrazione si difende.
A Nardò questa volta sono tre piante monumentali a scatenare la polemica politica: situati nel cortile del plesso di via Bellini che ospita le classi medie del Polo 2, i tre pioppi saranno rimossi nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’edificio dell’istituto, per un importo complessivo di circa un milione di euro.
Uno di essi è stato già abbattuto (e gli altri due per ora solo sfrondati, con i lavori momentaneamente fermi), con la disapprovazione di ambientalisti e sigle di opposizione: negli ultimi giorni è nato un comitato di cittadini per salvare gli arbusti, con il consigliere di minoranza Lorenzo Siciliano che annuncia un esposto alla Procura della Repubblica.
L’accusa: “Sacrificati senza motivo alberi monumentali“
“Mi sono documentato prendendo visione del progetto esecutivo di ristrutturazione dello stabile – scrive Siciliano – che include l’abbattimento di quegli alberi, aggiungo io senza alcuna perizia tecnico-agronomica che ne certifichi la pericolosità”.
All’attacco anche l’avvocato Giuseppe Cozza, già annunciato avversario del Sindaco Mellone alle prossime Amministrative, che chiede la testa dei responsabili: “Alberi esistenti da oltre cento anni, due con una circonferenza di quattro metri e uno di oltre tre metri. Adesso è necessario conoscere chi ha dato l’ordine di tagliarli e, soprattutto, perché. Mellone – afferma Cozza – deve chiarire e se l’atto è stato arbitrario deve mandare a casa il responsabile chiedendo i danni a chi li ha causati”.
“Proviamo a salvare ciò che rimane, a tutelarlo – scrivono da Nardò Bene Comune – riportando con entusiasmo questa battaglia alla cittadinanza, perché il patrimonio arboreo è di tutti, la città è di tutti”.
Con l’associazione Nardò Progressista che fa eco parlando di “un nuovo scempio ambientale” e di “abbattimenti non indispensabili”, stigmatizzando “il falso ambientalismo di un’Amministrazione che si sta negativamente caratterizzando proprio per la distruzione di tanti alberi”: cittadini e ambientalisti sostengono la non pericolosità degli alberi e sottolineano la monumentalità e il valore storico delle piante in questione.
La replica: “Alberi non compatibili con la sicurezza dell’area”
È il vicesindaco Oronzo Capoti, con una nota, a tentare di chiarire la vicenda: “In via Bellini c’è una questione datata e approfondita sotto ogni aspetto, che abbiamo condiviso con progettisti e soggetto esecutore dell’intervento.
Non ho dubbi – dice il numero due di Palazzo Personé – che il taglio di uno o più pioppi sia un sacrificio, ma non ha una logica tenerli per poi compromettere i lavori e chiudere la scuola”.
L’Amministrazione dà voce anche all’ingegnere Daniele De Fabrizio, capogruppo del raggruppamento temporaneo di professionisti incaricati del progetto di riqualificazione della scuola: “Il pioppo eradicato era lievemente inclinato e con le radici aveva distrutto pavimentazione e muro di cinta.
La fruibilità dell’area esterna – afferma il tecnico – non è compatibile con la presenza degli alberi, peraltro con cime lunghe e fitte, innanzitutto per una questione di sicurezza dei bambini e di tutti gli operatori scolastici”.
(Articolo di Alessio Giaffreda, pubblicato con questo titolo l’8 gennaio 2021 sul sito online “piazzasalento”)