Lunedì di Pollice – 15 febbraio 2021

 

Come ogni anno, a partire dal 11 febbraio fino al 20 febbraio prossimo in tutt’Italia sono previsti ben 33 eventi per commemorare Charles Darwin nel giorno della sua nascita, avvenuta il 12 febbraio 1809

Per il mondo ambientalista Darwin è considerato il padre della teoria dell’evoluzione e testimonial dei valori della ricerca scientifica e della razionalità; per questa ragione in tutto il mondo e anche in moltissime città italiane sono organizzati eventi legati al mondo della scienza e della conoscenza: alcuni proprio venerdì 12, altri più avanti.

Quest’anno, com’è ovvio, tutti gli eventi saranno online: un’occasione in più per partecipare a conferenze, lezioni, presentazioni in luoghi dove comunque non si sarebbe potuti andare di persona. Ecco i principali; ricordiamo che un calendario completo, in continuo aggiornamento con nuove iniziative è sul sito di Pikaia, il portale dell’evoluzione.

Il particolare momento che stiamo vivendo, ancora caratterizzato dalle misure per contenere la diffusione del covid-19, ha dato un duro colpo alla cultura, in ogni suo ambito. “I musei soffrono a causa del lungo periodo di chiusura che penalizza il loro pubblico e, in particolare, quello scolastico – commenta il personale del Museo naturalistico milanese

Sulle orme di Darwin dobbiamo ricordare il lavoro della Stazione Zoologica Anton Dohrn  sul microbioma uno degli elementi essenziali delle interazioni ambientali  per il benessere della Terra. Purtroppo, il suo funzionamento è poco conosciuto. Per questo motivo si sta procedendo con le ricerche su questo campo che coinvolge lo studio degli organismi unicellulari sospesi nelle acque oceaniche.

Infatti, hanno un ruolo essenziale nella produzione dell’ossigeno presente in atmosfera e che respiriamo (oltre al fatto che catturano l’anidride carbonica). “E’ il primo anello dell’intera catena alimentare dei mari, è il mattone principale dell’intero ecosistema marino. Si sa che il microbioma svolge un ruolo fondamentale nei meccanismi climatici e che come una immensa foresta subacquea cattura, attraverso la fotosintesi di microalghe e cianobatteri, l’anidride carbonica disciolta nell’acqua di mare, si sa molto della sua composizione, ma si ancora molto poco dei suoi processi di funzionamento. Scoprirli significherebbe fare luce non solo sul benessere dei mari ma sulla salute di tutto il pianeta”.

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