AMBIENTE, LE PROMESSE NON BASTANO

Ambiente, le promesse non bastano

IL VERTICE. JOE BIDEN SCIORINA CIFRE, MA GRETA LO SFERZA: “SERVONO AZIONI DRASTICHE”

Ai leader del mondo, chiamati da Joe Biden a discutere sul cambiamento climatico, Greta Thunberg le canta chiare: “Servono cambiamenti drastici… Stiamo ancora a parlare dei sussidi all’industria dei combustibili fossili: significa che non abbiamo capito l’emergenza climatica”. Greta, 18 anni, divenuta la figura più popolare di una generazione sui temi ambientali, lo dice durante un’audizione al Congresso Usa: “La mia generazione non mollerà sul clima senza battersi”. Per gli ambientalisti, lo show orchestrato dal presidente Usa nella Giornata della Terra non è sufficiente: scaricano da carriole rosa un mucchio di letame nei pressi della Casa Bianca, scandendo lo slogan no more bullshit e chiedendo che sia dichiarata “subito l’emergenza climatica”. Pure l’attivista indigena messicana Xiye Bastida, 19 anni, lancia un appello: “È tempo di cambiare il mondo. Noi giovani non possiamo essere vittime della vostra ostinazione e del vostro pessimismo … I più colpiti dai cambiamenti climatici sono quelli che non sono qui rappresentati … Chiediamo di fermare lo sfruttamento delle terre delle popolazioni indigene. L’era dei combustibili fossili è finita”. La risposta di Biden è un piano per finanziare la transizione energetica dei Paesi in via di sviluppo, raddoppiando gli aiuti. E il Fondo monetario internazionale propone un mix di scelte energetiche e ambientali che inneschino un aumento dello 0,7% l’anno del Pil mondiale nei prossimi 15 anni.

L’appuntamento virtuale segna il ritorno degli Usa sulla scena della lotta al cambiamento climatico, dopo i quattro anni di sbandamenti negazionisti dell’Amministrazione Trump. Biden raddoppia l’impegno e annuncia che vuol tagliare di oltre il 50% le emissioni inquinanti entro il 2030. Gli altri leader, che rappresentano tutti i maggiori inquinatori del Pianeta, sciorinano a gara obiettivi ambiziosi: l’Europa è pronta ad agire, dice la Von der Leyen; Draghi annuncia una riunione ad hoc del G20, che l’Italia presiede; il presidente francese Macron, la cancelliera tedesca Merkel, il premier britannico Johnson usano formule ad effetto; Xi promette emissioni zero entro il 2060 (ma fino al 2030 la Cina inquinerà di più). Chi sta più sulle sue è il presidente russo Putin, protagonista di un pasticcio tecnologico: la sua immagine compare sugli schermi mentre parla Macron, la cui connessione salta. Momenti d’imbarazzo, poi la parola va al presidente russo, mentre i tecnici s’affannano a ripristinare il collegamento del francese.

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