Rifiuti tossici nel Casertano, la sentenza

Comunicato stampa

VAS esprime soddisfazione per la condanna di chi ha per anni seppellito rifiuti tossici nel Casertano

L’associazione ambientalista Verdi Ambiente e Società – VAS Onlus-APS esprime soddisfazione per la decisione della 6^ sez. penale del Tribunale di Napoli, che il 26 gennaio ha emesso sentenza a carico di 19 persone, imputate di aver procurato un disastro ambientale aggravato dal metodo mafioso, avendo seppellito rifiuti tossici in provincia di Caserta. Il processo si è concluso con la condanna a 6 anni a testa degli imputati Nicola, Antonio e Salvatore Vassallo, fratelli dell’imprenditore dei rifiuti Gaetano.

«L’associazione VAS, rappresentata dall’avv. Luciano Santoianni, si era costituita parte civile in questo procedimento giudiziario, in quanto da sempre attenta a contrastare gli ecoreati, fra cui il grave disastro ambientale provocato da imprenditori senza scrupoli, che hanno avvelenato per anni il territorio casertano, lucrando in modo criminale sullo smaltimento illegale di rifiuti, in particolare quelli tossici. Per questo motivo, pur tenendo conto della derubricazione e prescrizione decisa per altri otto imputati, siamo soddisfatti per l’esito di questo processo» ha dichiarato il Presidente di VAS, Stefano Zuppello.

Secondo la D.D.A., gli imputati – vicini al clan dei Casalesi – avrebbero gestito a vari livelli società per smaltire illegalmente anche residui industriali tossici e nocivi nell’area del Giuglianese, trasferiti illegalmente in Campania e sversati in discariche non idonee o addirittura sepolti in terreni agricoli. È stato lo stesso Gaetano Vassallo – ora ‘collaboratore di giustizia – a rivelare questo immondo traffico, che ha per anni avvelenato quella che era detta una volta Campania Felix.

«Si chiude così un’altra pagina nera degli ecoreati – ha commentato Ermete Ferraro, portavoce di VAS Napoli – che conferma l’esigenza che le associazioni ambientaliste, insieme con gli enti locali ed i comitati di cittadini, continuino a tenere gli occhi ben aperti su tali condotte illecite e criminali, così da stroncare una volta per tutte i traffici della camorra imprenditrice, per difendere dai veleni il territorio e per tutelare la salute dei cittadini».

Roma, 28 gennaio 2021

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