I ghiacciai alpini già si stanno sciogliendo come se fosse luglio

DI LUCA MERCALLI, IL FATTO QUOTIDIANO, 5 GIUGNO 2022

In Italia – Il caldo straordinario che regna da metà maggio ha subito solo una breve interruzione lo scorso weekend all’arrivo di venti freschi nord-orientali che la sera di sabato 28 hanno innescato temporali “esplosivi” in Valpadana. Non solo questi episodi, irregolari, non hanno potuto attenuare in modo efficace la siccità, ma hanno prodotto più danno che beneficio a causa di imponenti grandinate tra Lombardia e Piemonte (colture e auto devastate in particolare a Crema e Tortona). Domenica 29 a stento si toccavano 18-20 °C di temperatura massima al Nord, valori pur sempre meno anomali per il periodo rispetto ai 28-32 °C del caldo pomeriggio precedente e peraltro ripetutisi per diversi giorni. Questa settimana la calura più intensa ha interessato il Centro-Sud, martedì 31 nuovo record per maggio di 33,4 °C a Ustica (stazione dell’Aeronautica Militare attiva dal 1946) e venerdì 3 giugno i primi 40 °C italiani dell’anno nel Cagliaritano. Più instabile sulle Alpi, raggiunte da correnti occidentali nuovamente più calde ma anche umide: sempre venerdì forti scrosci dal Biellese al Lago di Como (129 mm a Borgosesia) e in montagna pioggia fino a ben 3.500 metri che ha contribuito a “lavare” via la già pochissima neve rimasta in quota. Le misure condotte dalla Società Meteorologica Italiana e dall’Ente Parco nazionale Gran Paradiso sui ghiacciai Ciardoney e Grand Etret tra fine maggio e inizio giugno hanno rivelato un innevamento ai minimi storici rispettivamente in almeno 31 e 22 anni di osservazioni, corrispondente a uno strato d’acqua spesso 390 e 610 mm, solo il 25% e 38% della norma! La fusione nivale è anticipata di un mese e mezzo, come fosse metà luglio, e pone i presupposti per un’estate di gravose perdite di massa sui ghiacciai alpini. Comincia oggi a Torino il festival “Cinemambiente”, che da venticinque anni sensibilizza il pubblico sulle sfide ambientali e climatiche globali. La città è peraltro reduce dal semestre dicembre-maggio più siccitoso nella serie iniziata nel 1802 con appena 94 mm di precipitazione, un quarto del normale, nonché dal maggio più caldo da metà 700 pari merito con il caso del 2009 (2,5 °C sopra la media dell’ultimo trentennio). Inoltre, secondo maggio più caldo a Pontremoli (Lunigiana) e terzo a Parma.
Nel mondo – Le gravi alluvioni nel Nord-Est del Brasile, giunte dopo un maggio dalla piovosità doppia rispetto al consueto, hanno causato almeno 127 vittime e oltre novemila sfollati nello stato di Pernambuco, la cui capitale Recife è stata classificata dall’Ipcc tra le città più esposte del pianeta agli effetti delle crescenti piogge estreme, mentre l’uragano “Agatha”, primo della stagione dei cicloni tropicali 2022 nel Pacifico nord-orientale, ha prodotto danni importanti nei dintorni di Acapulco, in Messico. Maggio 2022 in Francia è stato di gran lunga il più caldo (+2,7 °C) e anche il più secco in un sessantennio, e il secondo più caldo in Svizzera dopo il record isolato del 1868. La calura anomala in questi giorni si concentra negli Stati Uniti, in Cina, Nord Africa, Mediterraneo e Medioriente, fino a 46 °C in Turchia, valore lì mai raggiunto così presto nell’estate. La crescente produzione di plastica e la sua dispersione nell’ambiente sono lo specchio di un modello di sviluppo che intensifica anche i cambiamenti climatici: il rapporto Global plastic outlook dell’Ocse avvisa che in assenza di politiche globali per frenarne la domanda, allungare la vita dei prodotti e incentivare il riciclo dei materiali, entro il 2060 i rifiuti plastici triplicheranno fino a raggiungere accumuli di un miliardo di tonnellate nei fiumi, laghi e oceani. Potranno dunque salvarci una tassa sugli imballaggi, l’educazione al riuso degli oggetti e un miglioramento della gestione dei rifiuti. Pie illusioni in questa domenica Giornata Mondiale dell’Ambiente.

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