Seminario online per fare il punto sulla Legge con i Parlamentari coinvolti Lunedi 12 Aprile 2021, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Evento aperto a chiunque a questo link: https://t.co/lmzqt7CR62?amp=1 Un’occasione per partecipare direttamente al dibattito con i Parlamentari della Commissione Agricoltura e altre personalità cui sta a cuore il futuro dell’Agricoltura Contadina in Italia. Il seminario vuole essere un momento per ricordare ai parlamentari l’importanza della proposta di legge per l’agricoltura contadina, anche come mezzo per il raggiungimento della transizione ecologica che si vuole mettere in campo. L’attuale governo sta già facendo passi indietro cercando di ridiscutere la proposta nella Commissione Agricoltura utilizzando la scusa della nuova formazione di governo. Con questo incontro vogliamo ribadire l’importanza di portare avanti la proposta di legge e della sua discussione alla Camera per arrivare ad un testo finale. Il Decennio delle Nazioni Unite per l’Agricoltura Familiare (2019-2028) ha da poco adottato il suo Piano di Azione Globale che si traduce in sette pilastri che servono ad indicare gli elementi e gli strumenti che servono a sostenere questo tipo di agricoltura familiare. Secondo la FAO e le Agenzie romane delle Nazioni Unite – che compongono la Segreteria internazionale del Decennio – l’agricoltura familiare offre un’opportunità unica per garantire la sicurezza alimentare, migliorare gli stili di vita nelle aree rurali, gestire meglio le risorse naturali, proteggere l’ambiente e raggiungere lo sviluppo sostenibile. Inoltre, si riconosce l’importanza dei saperi tradizionali custoditi dall’agricoltura familiare e la cura della terra: gli agricoltori familiari sono gli agenti del cambiamento di cui abbiamo bisogno per raggiungere la Fame Zero, un pianeta più equilibrato e resiliente, e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Nello stesso anno in cui il Decennio è partito, è stato anche votata a Ginevra la Dichiarazione delle Nazioni Unite per i Diritti dei Contadini e di […]
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Come ritrovare il senso di un anticapitalismo ecologico- Guido Viale, 07.04.2021 Scenari . Il nesso tra le sofferenze umane e quelle del mondo della natura, ha aiutato a dissolvere anche il senso di un “anticapitalismo” incapace di cogliere la centralità dell’ecologia Che il capitalismo non sia che un bozzolo entro cui cresce una larva pronta a trasformarsi in farfalla. Non la pensava così Marx, che sosteneva sì, che il capitalismo alleva in seno il suo antagonista, ma rifiutava di delineare la società futura perché non aveva mai pensato che fosse già tutta presente in nuce in quelle “forze produttive” a cui il capitale impedirebbe di manifestare le proprie potenzialità. Che è invece una tesi, mai pienamente esplicitata, presente in molti scritti del neo-operaismo. La questione investe il rapporto tra le forme dei conflitti e delle iniziative che si scontrano con il dominio del capitale e i connotati di un “altro mondo possibile”. Oggi al modello di comunismo come statalizzazione di tutti gli aspetti della vita passaggio obbligato verso la società senza classi non si rifà più nessuno: è fallito per sempre con l’esperimento sovietico. E nessuno pensa più il socialismo come nazionalizzazione della grande industria e programmazione dello “sviluppo”, a cui aprirebbe la strada la concentrazione del potere economico. Ma, soprattutto a partire dal Sessantotto, e anche prima, ci si è spesso accontentati di considerare il comunismo “il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”, senza cercare nelle forme assunte dalle lotte in corso la prefigurazione, se non di una società futura, per lo meno di una direzione di marcia. Il rimando, spesso solo verbale, al comunismo o al socialismo ha finito per nascondere un vuoto di pensiero sufficiente a spiegare il fallimento delle sinistre a livello mondiale: discutere del futuro è tempo perso o mera fantasticheria. L’ecologia […]
Ai primi di marzo per la terza volta in tre anni che la Environmental Protection Agency (Epa), Agenzia di protezione ambiente statunitense, ha ordinato ad Amazon di sospendere definitivamente la vendita di pesticidi illegali dalla sua piattaforma di e-commerce. La notizia è stata lanciata Già nel 2018 l’Epa aveva inflitto ad Amazon una multa da 1,2 milioni di dollari per aver commesso oltre 4.000 violazioni della legge federale sulla vendita e la distribuzione di pesticidi non autorizzati negli Stati Uniti. Fu siglato un accordo ma evidentemente il problema non è stato risolto. Lo scorso anno l’ente americano aveva nuovamente richiamato Amazon a interrompere la vendita di circa 30 prodotti illegali Secondo EPA “sulla piattaforma di Amazon si possono acquistare pesticidi e insetticidi non registrati, potenzialmente pericolosi o completamente inefficaci. Pesticidi che evidentemente rappresentano un rischio significativo e immediato per la salute di consumatori, bambini, animali domestici e altri soggetti esposti ai prodotti”, Infatti, secondo la legislazione Usa per essere venduti negli Stati Uniti pesticidi e insetticidi devono essere valutati in termini di sicurezza ed efficacia dall’Epa e inoltre, devono avere un’etichetta con un numero di registrazione. Dati del tutto mancanti nel caso dei prodotti illegali. Venendo in Europa l’Italia detiene un infelice primato: è il secondo Paese dell’Unione europea per quantità di pesticidi esportati nel mondo il cui impiego è da tempo vietato nella comunità. Ciò emerge da una recente inchiesta realizzata dall’unità investigativa di Greenpeace inglese e dalla svizzera Public Eye su dati del 2018. «Il “bel paese” esporta ogni anno 9.500 tonnellate che rappresentano il 12 per cento delle oltre ottantamila totali commercializzate dai vari stati con destinazione in 85 Paesi extracomunitari» Al primo posto troviamo il Regno Unito mentre subito dopo L’Italia ci sono Germania e Olanda. Ecco che allora dobbiamo porci una domanda : “Ma come […]