Più volte, a ognuno di noi, ci è capitato di ascoltare testimonianze occasionali da parte di cittadini comuni che ci esprimono piacevoli emozioni provate nel vistare i nostri Paesi, i nostri Borghi, le nostre Campagne, i nostri Boschi; emozioni che fanno sembrare, al visitatore, luoghi, questi, in cui il tempo e lo spazio si è fermato, i luoghi ideali in cui vivere, quelli in cui davvero potersi sentire naufraghi nella Natura. Da una piacevole e astratta sensazione di Naufragio ci caliamo nella realtà del nostro territorio e ci accorgiamo di essere testimoni che molti di questi piccoli magnifici borghi oggi sono disabitati e abbandonati a sé stessi: gli ultimi bar e negozi sono stati chiusi, i ragazzi più giovani si sono trasferiti in città, i contadini sono scomparsi e nessuno si occupa più della manutenzione e della pulizia del bosco. I campi coltivati diminuiscono, la vegetazione spontanea avanza e gli episodi di dissesto idrogeologico diventano sempre più frequenti e ravvicinati. Problema serio questo visto che i 3/4 (75%) del territorio italiano è costituito da Montagne e Colline dove i piccoli Paesi a rischio di estinzione o a trasformarsi in dormitori sono davvero tanti. Oggi sul nostro Appennino ci sono molte Proposte, Azioni e Risorse per salvare le piante e gli animali e di questo ne facciamo plauso ma non dimentichiamoci dei Contadini. Come la Storia ci porta testimonianza e ci insegna, gli agricoltori e chi opera sul terreno sono i migliori custodi del Territorio infatti, oggi, che le terre tendenzialmente vengono abbandonate non esiste più manutenzione di Boschi, Torrenti e Campagne per cui l’assetto del paesaggio cambia con le conseguenze che conosciamo. Occorre rapidamente invertire la tendenza all’abbandono, al disinteresse di fare impresa e/o vivere attivamente in Montagna, occorre creare stimoli e opportunità, portare risorse affinché le iniziative esistenti e le nuove siano […]