Le elezioni politiche: occasione per difende l’ambiente e il territorio. Appello di Vas Onlus

Le strette connessioni che legano cambiamento climatico, degrado ambientale, disastri naturali, crisi idrica e alimentare, immigrazioni involontarie, disoccupazione, crescita delle disuguaglianze, instabilità sociale, conflitti per il controllo delle risorse strategiche ci insegnano che quello che serve è un radicale cambiamento sostenibile dell’economia e della società.”

Ecco una sintesi del pensiero di Vas Onlus.

A 20 giorni dal voto la Presidenza, l’Esecutivo e il Consiglio Nazionale di Vas Onlus, (insieme ai circoli e ai soci), lanciano e propongono un chiaro appello di impegni ecologisti ai candidati per le prossime elezioni politiche alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.

Per adesione: presidenza@vasonlus.it

APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE VERDI AMBIENTE E SOCIETA’- V.A.S. Onlus

– AI CANDIDATI PER LE ELEZIONI POLITICHE 2018

L’associazione Verdi Ambiente e Società ritiene che l’intreccio fra crisi sociale e crisi ecologica sia la questione decisiva attorno alla quale devono misurarsi le strategie per un futuro sostenibile dell’umanità, finalizzate ad invertire una rotta che rischia di condurre ad una compromissione irreversibile del nostro ecosistema. In questa prospettiva rivolge un appello ai candidati alle elezioni nazionali del prossimo 4 marzo per sottoscrivere alcuni punti programmatici che ritiene fondamentali per la qualità dello sviluppo del nostro Paese:

– mettere in campo un programma concreto per la prevenzione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, a cominciare da politiche rivolte alla drastica riduzione dei consumi di combustibili fossili, anche con l’introduzione di una carbon-tax, con la rinuncia definitiva ai progetti di estrazione petrolifera e l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili, unitamente ad interventi finalizzati al risparmio e alla ripubblicizzazione delle risorse idriche, al contrasto della desertificazione, alla tutela e all’incremento delle risorse forestali e alla salvaguardia e utilizzazione per un’agricoltura sostenibile del patrimonio di terre pubbliche;

– rendere l’Italia protagonista del mercato mondiale delle energie rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere e superare i target fissati dall’Unione europea, anche in termini di efficienza energetica, assicurando certezze agli operatori del settore e facilitando l’autoproduzione e l’immissione in rete da parte di famiglie ed imprese;

– promuovere un green new deal con investimenti pubblici rivolti a creare lavoro nei settori ambientalmente sostenibili, a cominciare da interventi finalizzati alla prevenzione e ed al contrasto del dissesto idrogeologico, alla bonifica delle aree inquinate, al recupero e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e dei centri storici dal rischio sismico;

– contrastare il consumo di suolo, risorsa strategica e irriproducibile, approvando rapidamente una nuova legge che stabilisca l’obiettivo temporale del “consumo zero”, favorisca la rigenerazione urbana e la riqualificazione edilizia piuttosto che la nuova edificazione, riduca la proliferazione di inutili opere pubbliche autostradali e tuteli adeguatamente i terreni a destinazione agricola;

– approvare una nuova legge che consenta l’effettiva salvaguardia della biodiversità e la valorizzazione del sistema delle aree naturali protette terrestri e marine, azzerando il disegno di legge discusso nel corso della XVII legislatura, e mettendo in campo un nuovo testo che preveda adeguate risorse per il settore ed una gestione finalizzata a valorizzare le competenze specifiche e le migliori esperienze sul campo;

– nell’ambito delle iniziative rivolte alla promozione dell’economia circolare, sostenere ed incentivare la riduzione alla fonte ed il recupero dei rifiuti, a cominciare da provvedimenti orientati a contrastare l’obsolescenza programmata e ridurre gli imballaggi, con particolare riferimento alle materie plastiche, ponendo termine in via definitiva all’epoca dello smaltimento in discarica e dell’incenerimento;

– promuovere l’agricoltura biologica, creando le condizioni per una significativa riduzione nell’uso dei pesticidi e dei concimi chimici, ribadire il divieto di coltivazione anche per gli OGM cosiddetti di “nuova generazione”, assicurare la sicurezza alimentare, ribadendo con forza in Europa la legittimità dell’etichettatura di origine dei prodotti e per una nuova PAC che garantisca le piccole e medie imprese contadine;

– attuare la bonifica dall’amianto disseminato in tutto il territorio nazionale (case, fabbriche e uffici pubblici)

– sostenere la lotta al proliferare di microplastiche ed ai suoi effetti devastanti sull’ambiente, su cui ci siamo recentemente impegnati;

– definire un piano di denuclearizzazione dei porti italiani, iniziando comunque dalla redazione e pubblicizzazione dei piani di sicurezza relativi a quelli preesistenti e chiedendo con forza un impegno per la firma e la ratifica del Trattato per il bando delle armi nucleari;

– promuovere la Prevenzione della Salute, attraverso una maggiore consapevolezza dei giovani e dei cittadini sui rischi che derivano alla nostra salute da stili di vita scorretti e ricadute sulla salute delle persone tutte e dei bambini, in particolare da parte degli inquinanti ambientali, oggi più subdoli e per questo più pericolosi;

– l’impegno ad azioni che assicurino maggiore sicurezza sul posto di lavoro e la riduzione delle morti e degli incidenti sul lavoro, nelle industrie dei rifiuti, ma anche nei cantieri, nelle fabbriche meccaniche e metallurgiche, nei campi, nei trasporti, eccetera.

– affrontare il fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti o in aree dismesse diventate illegalmente ambiti di stoccaggio abusivo di varie merceologie, riteniamo importante investire i nuclei provinciali dei Carabinieri (i Noe) e gli agenti di Polizia Municipale dotandoli di strumenti di controllo per realizzare delle mappature dei territori o delle aree a rischio sversamento di rifiuti pericolosi;

– infine si chiede il diritto di voto ai lavoratori regolari comunitari (con residenza regolare), i quali possono votare soltanto per le elezioni del comune e delle circoscrizioni e NON per province, regioni e parlamento nazionale. Sono lavoratori che pagano le tasse allo stato italiano, INPS eccetera. Anche questo tema è comunque un problema ”verde” di giustizia per chi oggi vive in Italia.

Per Vas Onlus, Guido Pollice.

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