“Non c’è più religione: a Capri vogliono la metropolitana”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Eduardo Fiorentino.

Un tunnel di tre chilometri che colleghi i due centri comunali dell’Isola più famosa al mondo. Uno scavo per alleggerire la circolazione che si sviluppa lungo l’asse Capri-Anacapri. Si tratta di un’opera – sicuramente ambiziosa – che partirebbe da Marina Grande (Capri) e troverebbe la luce al centro di Anacapri.

Ma l’isola (e non solo) è già divisa tra favorevoli e contrari. Lo scorso 28 febbraio è stato illustrato dalla società Sintagma il piano di fattibilità.

Per realizzare il tutto, ci vorranno circa 810 giorni, altri 840 per la costruzione delle infrastrutture e le prove. Per un costo stimato intorno ai 101 milioni di euro.

Uno scempio“, taglia corto lo stilista Rocco Barocco, legato da sempre all’isola, dove ha casa da trentacinque anni.

“Amiamo Capri perché è così, non sta né in cielo né in terra snaturarla con l’obiettivo di semplificare la vita ai turisti. Deturpare il vecchio per far posto al nuovo è intollerabile, ancor di più sconvolgere l’identità dell’isola: il miglior architetto resta la natura. Se ci sono problemi di sostenibilità turistica – chiosa – è forse il caso di regolamentare sbarchi e fruizione dei luoghi, evitando naturalmente che si faccia a cazzotti per arrivare in Piazzetta”.

Abbastanza favorevole é la posizione di Federalberghi. “Non siamo contrari al progetto – spiega il presidente Sergio Gargiuloe siamo convinti che a beneficiarne possa essere la fruibilità dell’isola e, in particolare, di Anacapri. Oggi è un’impresa raggiungerla: così, Anacapri scompare. Non dobbiamo avere paura del progresso, fermo restando l’impatto zero – a livello paesaggistico – del progetto(tratto dal portale stylo24.it del 19/03/2018)

Eduardo Fiorentino: “Come VAS diciamo no al progetto che distruggerebbe Capri”. In qualità di Consigliere nazionale VAS (Verdi Ambiente e Società), associazione ambientalista che opera su tutto il territorio nazionale, non posso che esprimere il disappunto sull’opera che si vorrebbe realizzare sull’isola di Capri. Il progetto sconvolgerebbe un intero paesaggio, unico al mondo. Questo massiccio e spropositato intervento urbanistico distruggerebbe un ecosistema fortunatamente ancora incontaminato, già vittima di tentativi di aggressione incompiuti. Insomma VAS sarà in trincea e lotterà affinchè paesaggi suggestivi e unici come l’isola di Capri. (dal sito AgoràInforma di Sorrento)

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