22 MAGGIO: MANGIASANO IN 50 PIAZZE ITALIANE UN APPUNTAMENTO PER LA BIODIVERSITA’ E LA ZOOTECNIA SOSTENIBILE

Il 22 maggio è la Giornata Nazionale della Biodiversità, proclamata dall’ONU.
VAS, al fine di contribuire alla salvaguardia delle risorse genetiche autoctone, promuove su tutto il territorio nazionale, in circa 50 piazze, iniziative di sensibilizzazione, di confronto, di analisi scientifica, di scelte di consumo responsabile, attraverso la V Edizione della Giornata Nazionale Mangiasano.

L’iniziativa gode del sostegno della Presidenza della Repubblica e della maggior parte delle Regioni italiane (www.vasonlus.it/mangiasano-2010). Inoltre, VAS, che segue da anni la discussione scientifica e politica sulla definizione della Convenzione della Biodiversità, per il 2010 ha inserito le attività di Mangiasano all’interno del contesto più ampio offerto dal Segretariato delle Nazioni Unite per la promozione dell’Anno Internazionale della Biodiversità (www.cbd.int/welcome).
In collaborazione con Cia, Anabio, Amab, Libera, Upter, Upter Solidarietà, Federconsumatori, Adusbef, Arcipesca Fisa, Teleambiente ed Ecoradio i Circoli VAS affronteranno il tema della zootecnia e delle pratiche necessarie per renderla sostenibile (reintroduzione di antiche razze, uso di mangimi Ogm-free, rispetto del benessere animale, trasparenza delle etichette, equo rapporto tra Nord e Sud del mondo, ecc).
Durante la conferenza stampa di presentazione di Mangiasano, VAS e CIA hanno messo l’accento sul problema mangimistico (l’85% dei mangimi europei contiene Ogm) e sulle possibili soluzioni realizzabili nel nostro Paese (Piano di Proteine Vegetali, ricerca, miglioramento della logistica per l’approvvigionamento dall’estero).

Il 22 maggio l’attenzione sarà posta sul gravissimo problema della riduzione della biodiversità nel settore zootecnico: nell’ultimo secolo sono scomparse circa 1000 razze e altre 2.000 sono in pericolo di estinzione, mentre aumentano i tentativi di privatizzazione del DNA animale da parte delle imprese biotecnologiche. La perdita di biodiversità animale può avere effetti disastrosi perché il pool genetico è molto ristretto e perché rimangono pochi esemplari selvatici da utilizzare per i programmi di conservazione, necessari per rispondere ai cambiamenti climatici, ai disastri naturali e ai problemi di sovranità alimentare di molti popoli del Sud del Mondo.
Roma, 21 maggio 2010

Dichiarazione di Simona Capogna (Vicepresidente VAS), Giuseppe Politi (Presidente CIA), Fabio Venanzi (Segretario Generale ARCI PESCA FISA), Rosario Trefiletti (Presidente Federconsumatori), Ennio Lannutti (Presidente Adusbef), Gino Girolomoni (Presidente Amab)
Per maggiori informazioni (3291328437)

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