Il summit dei sindaci europei a Roma

Il 1 ottobre 2014 il sindaco Ignazio Marino ha accolto in Campidoglio i sindaci e i rappresentanti delle Capitali d’Europa, riuniti a Roma per partecipare alla giornata di lavori dal titolo “Per lo sviluppo di un’Agenda urbana europea” (Developing an Eu urban agenda), un appuntamento promosso da Roma Capitale nell’ambito del semestre italiano di Presidenza europea.

In una piazza del Marco Aurelio “blindata” erano presenti il Commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn, e, tra gli altri, i primi cittadini di Atene, Yiorgos Kaminis; di Bratislava, Milan Ftacnik; di Bruxelles, Yvan Mayeur; di Bucarest, Sorin Mircea Oprescu;  di Helsinki, Jussi Pajunen; di Parigi, Anne Hidalgo; di Sofia, Jordanka Fandakova; de La Valletta, Alexiei Dingli; di Vienna, Michael Häupl; di Zagabria, Milan Bandić; il vicesindaco di Londra, Sir Edward Lister, e il vicesindaco di Dublino, Andrew Montague.

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Foto A. Ronchini

Presenti, infine, rappresentanti di città quali Amsterdam, Berlino, Budapest, Lisbona, Lubiana, Nicosia, Riga, Tallin e Varsavia.

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Foto A. Ronchini

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Foto A. Ronchini

L’iniziativa si è proposta come un importante momento di confronto sul ruolo delle città europee – e delle Capitali in particolare – attraverso la costruzione di un’Agenda urbana condivisa, essenziale per la coesione tra i Paesi membri dell’UE e per favorire un’Europa sempre più forte.

La necessità di un’Agenda urbana dell’Unione Europea è emersa lo scorso febbraio, a Bruxelles, durante il vertice “Cities of tomorrow: investing in Europe“.

In quell’occasione il sindaco Ignazio Marino ha dato appuntamento a Roma ai colleghi delle altre Capitali proprio per dar seguito al dibattito sulla dimensione urbana in Europa, su come il suo ruolo vada rafforzato, ma anche per manifestare alle istituzioni comunitarie l’esigenza di un confronto collegiale.

Quello delle città Capitali è un punto di vista privilegiato per capire l’importanza di adeguare sempre più le politiche europee alla dimensione urbana e far sì che uomini e donne dei paesi dell’UE possano sentirsi davvero cittadini d’Europa.

E Roma può acquisire un ruolo centrale nel dialogo con Bruxelles, accelerando l’importante processo verso l’Agenda urbana europea.

Al centro del meeting romano temi fondamentali per la vita delle persone – come la mobilità, la coesione sociale, l’immigrazione e le politiche di accoglienza – sui quali i sindaci si sono confrontati  per individuare i bisogni delle capitali e gettare le basi di un’Agenda comune.

I lavori si sono aperti intorno alle 9.30.

Due le sessioni: la prima, a porte chiuse nella sala della Protomoteca, è iniziata alle 10.

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A conclusione della sessione a porte chiuse il sindaco Marino, a nome di tutti i suoi colleghi, ha ringraziato il Commissario Johannes Hahn “per il lavoro svolto finora e lo sguardo attento alle politiche urbane, augurandogli i futuri migliori successi per il nuovo prestigioso incarico europeo”.

Al termine (13.35 circa) sindaci e delegati si sono spostati nella Sala Esedra del Marco Aurelio, nei Musei Capitolini, per una foto di gruppo.

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Foto A. Ronchini

A seguire, alle 13.45 nella Sala Orazi e Curiazi, il sindaco di Roma e i colleghi delle altre Capitali hanno illustrato in una conferenza stampa i contenuti della mattinata di lavoro.

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Foto A. Ronchini

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Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha sintetizzato ai colleghi i punti emersi nel corso della discussione che c’è stata nella prima sessione mattutina “a cominciare dalla necessità di maggiori risorse per lo sviluppo delle politiche urbane, da parte dell’Europa, per continuare con il miglioramento della governance sia comunitaria che tra nazioni e singole città”.

Sempre in Sala Orazi e Curiazi, intorno alle 14.15, punto stampa dei sindaci di Roma e Parigi, Ignazio Marino e Anne Hidalgo.

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Un altro aspetto cruciale, sottolineato dai sindaci e ripreso da Marino, è quello della “cooperazione, che permetta un’alleanza forte, come ha sottolineato il sindaco di Parigi Anne Hidalgo”.

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Foto A. Romchini

Le tematiche ambientali, e le politiche per attuarle, così come le azioni per contrastare i cambiamenti climatici, hanno riguardato tutti gli interventi.

Con particolare riferimento“, ha ricordato Marino, “alla mobilità per l’abbattimento dell’inquinamento e all’innovazione. Per tutti, in tal senso, sono indispensabili la condivisione e lo scambio di buone pratiche, oltre alla creazione di indicatori uniformi e leggibili che permettano una corretta interpretazione del processo di sviluppo delle politiche urbane”.

Tra tanti temi anche qualche richiesta, come quella del Comitato delle Regioni affinché la Commissione europea pubblichi un libro bianco sull’Agenda Urbana integrata.

O la volontà di costituire un consiglio urbano politico, nell’ambito della strategia Europa 2020, per un dialogo diretto tra amministrazioni cittadine; anche istituendo un segretariato che tenga i rapporti con le città e le reti di città.

Tra i temi al centro della discussione anche quello dell’inclusione sociale.

Le nostre sono città mondo, o città mosaico“, ha ricordato il sindaco di Roma, “con tante religioni, culture ed etnie. Noi abbiamo il dovere di promuovere l’inclusione e l’integrazione. Credo che la formazione, e quindi la scuola prima di tutto, rappresentino lo snodo attraverso cui permettere alle nostre comunità di diventare coese”.

Infine una proposta: un incontro con il presidente Jean-Claude Junker, per affrontare i temi dello sviluppo urbano e della rappresentanza delle città capitali in ambito Ue.

I lavori sono quindi ripresi alle 15.15, con il benvenuto del sindaco Ignazio Marino nell’Aula Giulio Cesare che ha ospitato la sessione pomeridiana.

Il meeting è stato trasmesso in diretta streaming sul portale del Comune.

In apertura è intervenuto il Commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn. 

Quindi – tra gli altri – il presidente dell’ANCI Piero Fassino, la vicepresidente di Eurocities Johanna Rolland, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il ministro degli Affari regionali, delle Autonomie e dello Sport Maria Carmela Lanzetta.

Tra ciò che è emerso nella sessione pomeridiana spicca la volontà di proseguire il cammino intrapreso: Vienna si è candidata a ospitare un nuovo meeting dei primi cittadini d’Europa nel 2015, altrettanto ha fatto Amsterdam per il 2016.

I temi condivisi durante il summit sono stati diversi.

Ci si è accordati  sul convergere verso strumenti di ‘energy saving’ e ‘energy efficiency’, ad esempio coordinando le gare delle diverse capitali per la costruzione di edifici e chiedendo che vengano realizzati con criteri di salvaguardia dell’energia.

Come già detto, le tematiche ambientali, e le politiche per attuarle, così come le azioni per contrastare i cambiamenti climatici, hanno riguardato tutti gli interventi dei sindaci durante il vertice.

Ma uno dei temi cruciali dell’incontro è stata la mobilità.

Vera spina nel fianco dell’amministrazione capitolina.

Si è fatto particolare riferimento alla mobilità per l’abbattimento dell’inquinamento, e all’innovazione.

«Per tutti, in tal senso – ha spiegato Marino-, sono indispensabili la condivisione e lo scambio di buone pratiche oltre alla creazione di indicatori uniformi e leggibili che permettano una corretta interpretazione del processo di sviluppo delle politiche urbane».

E ha poi aggiunto:  «Abbiamo parlato di vari progetti, come quello delle pedonalizzazioni a Roma. Ci sono progetti molto aggressivi, come quello di Londra, che punta tantissimo su mezzi alternativi come le bici. E nella nostra città c’è ancora molto da fare per incrementare il servizio pubblico».

Come ha sottolineato il sindaco Marino, prima di passare la parola al ministro Maria Carmela Lanzetta per le conclusioni, è chiara “la volontà di tutti di andare avanti sui temi cruciali per le città d’Europa: ambiente, mobilità urbana, coesione e inclusione sociale“.

 

 

 

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