Nuove regole per entrare a Ca’ Letizia

 

Riaprirà lunedì con una nuova procedura di accesso e di rilascio delle tessere la mensa di Ca’ Letizia gestita dalla San Vincenzo in via Querini.

Da giovedì scorso a domani, domenica, niente pasti per i senza dimora nella struttura, la principale di Mestre che aiuta chi vive in povertà estrema.

La causa, ribadisce il direttore Stefano Bozzi, è il comportamento di alcuni ospiti che hanno atteggiamenti talvolta violenti, acuiti dall’alcool consumato in strada.

«Ci dispiace molto per coloro e sono tanti che non c’entrano nulla con questi episodi e si comportano bene e che vengono pure loro disturbati da queste situazioni.  

Tanto che quando ho annunciato la chiusura, sono stati alquanto comprensivi», ci spiega Bozzi.

«Per questo da lunedì con la riapertura saremo impegnati in una riformulazione delle procedure di accesso e di rilascio delle tessere.  

Certi comportamenti, dovuti all’alcool che non si consuma all’interno della mensa e che non può neanche essere portato dall’esterno», continua a spiegare il responsabile di Ca’ Letizia che si augura che da lunedì arrivi un ulteriore aiuto del Comune, magari attraverso una maggiore presenza in strada e di fronte alla struttura delle pattuglie della polizia locale, per tenere fuori le persone moleste.

Perché l’obiettivo è proprio questo.

«Abbiamo bisogno di far rispettare le regole ma non pensiamo sia possibile esporre i volontari a minacce, sputi e spintoni.  

Per questo ci auguriamo un aiuto e una maggiore presenza della polizia locale», conclude il responsabile di Ca’ Letizia che ritiene questo un modo utile anche per affrontare i problemi di decoro posti da mesi dal comitato dei residenti di via Querini che sono arrivati a chiedere lo spostamento della mensa e chiedono da settimane un tavolo di confronto con amministrazione comunale, mensa di Ca’ Letizia per garantire la sicurezza di chi vive a due passi dalla struttura di assistenza e deve convivere con bivacchi e atteggiamenti poco rispettosi.

«A fronte dei fatti recenti e della recente frequentazione di un’utenza pericolosa, il comitato di via Querini rinnova la richiesta di istituire urgentemente un tavolo partecipato di discussione, al quale partecipino tutti i soggetti coinvolti, che dovrebbero unire le proprie forze, competenze e possibilità per risolvere definitivamente la questione della mensa di Ca’ Letizia, spostandola in un luogo più adeguato a sostenere il peso di questo aspetto della carità che non è più preziosa e condivisibile solidarietà, ma concreta pericolosità per gli abitanti del quartiere», fanno sapere. (m.ch.)

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 21 gennaio 2017 su “La Nuova di Venezia e Mestre”)

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