Europarlamento boccia divieto pesticidi su aree ecologiche

 

La Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha bocciato l’atto delegato della Commissione europea che proponeva, tra le altre misure, il divieto di impiego di pesticidi nelle aree a interesse ecologico su cui gli agricoltori sono autorizzati a produrre.

Se il voto fosse confermato in plenaria, l’Esecutivo Ue sarebbe costretto a presentare un nuovo regolamento.

I parlamentari hanno sostanzialmente rilevato una contraddizione tra la definizione di superficie delle aziende agricole da destinare a tutela delle biodiversità e le disposizioni che consentono la produzione nelle stesse aree, produzione che di fatto sarebbe impossibile senza l’uso di pesticidi.

Le aree a interesse ecologico (siepi, stagni, fasce di vegetazione), note anche con l’acronimo Efa, sono una delle misure obbligatorie a tutela della biodiversità introdotte dalla riforma della politica agricola comune del 2013 e devono rappresentare il 5% della superficie a seminativo nelle aziende di dimensione superiore a 15 ettari.

Nell’ambito della stessa riforma, però, gli agricoltori sono stati autorizzati a produrre sulle Efa colture intercalari (che si coltivano nelle ‘pause’ tra un raccolto e un altro della coltura principale) o proteiche (come soia e leguminose), in virtù dell’impatto positivo che soprattutto queste ultime hanno sulla fertilità dei suoli.

La Commissione ha proposto di vietare l’uso di pesticidi sulle Efa, incluse le superfici messe a produzione che, secondo uno studio della stessa Commissione, rappresentano la tipologia di Efa più diffusa (oltre il 70% delle superfici) nel territorio Ue, soprattutto in paesi come Italia, Polonia, Germania e Danimarca.

 

(ANSA del 30 maggio 2017, ore 19:43)

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