La deportazione politica nell’area industriale di Sesto San Giovanni dopo gli scioperi del marzo 1943 e 1944. Le persone avviate alla deportazione furono 562, i deportati giunti nei campi di concentramento, sinora accertati, furono 553, di cui 220 caddero e 10 morirono successivamente a causa della deportazione.
La deportazione politica assunse quindi nell’area industriale di Sesto San Giovanni dimensioni di massa per la grande e compatta partecipazione dei lavoratori agli scioperi politici del 1944 e per l’impegno degli operai nelle organizzazioni clandestine della Resistenza e nelle brigate partigiane di città e di montagna che nella fabbrica avevano le proprie basi.
Il numero dei lavoratori deportati e dei caduti in deportazione fu altissimo:
Breda: 199 deportati, 112 caduti,
Pirelli: 184 deportati, 24 caduti,
Falck: 96 deportati, 58 caduti,
Magneti Marelli: 9 deportati,
Ercole Marelli: 6 deportati, 3 caduti,
Deposito locomotive FF.SS. di Greco: 6 deportati, 2 caduti,
Argenteria Broggi: 4 deportati, 3 caduti,
Piccole e medie aziende: 12 deportati, 5 caduti.
Vas sabato ha ricordato l’operaio Giuseppe Berna deportato a Mauthausen e che abitava a Niguarda in Via Hermada 4 a pochi metri dalla sede di Vas Lombardia. Ecco di seguito il video della posa di una “pietra di inciampo” .