Rio de Janeiro. Pochi tagli chirurgici in un bando di gara per libri di testo per le scuole pubbliche, destinato a cambiare radicalmente l’approccio all’istruzione in Brasile. Un decreto, inserito tra i ben 17 ordini esecutivi firmati dal presidente brasiliano Jair Bolsonaro nel suo primo giorno in carica al Planalto. Così, tenendo un profilo basso, è stato portato avanti il tentativo di modificare gli standard di selezione dei libri di testo nelle scuole elementari pubbliche, adattandoli ai canoni culturali del nuovo governo brasiliano: cancellando con un colpo di spugna la valorizzazione delle diversità etniche del paese, la valorizzazione della figura della donna, e abbassando l’asticella della qualità accademica dei testi. Un tentativo tanto grave che quando la polemica intorno alla misura ha iniziato a montare, sia il ministro dell’Istruzione del governo Bolsonaro, Ricardo Vélez Rodríguez, sia il suo predecessore del governo Temer, Rossieli Soares, hanno negato ogni responsabilità sulle modifiche. E sarà ora un’indagine interna a cercare di far luce sull’inquietante vicenda, per capire chi, durante il periodo di transizione tra i due governi, abbia modificato il bando del Programma nazionale del libro didattico (Pnld), che sarebbe finito davanti al presidente perché apponesse la sua firma per dare esecuzione immediata alla misura. Se le modifiche non fossero state denunciate dalla giornalista Renata Cafardo sul suo blog su “Estado de São Paulo”, già a partire dal prossimo anno scolastico agli alunni delle scuole elementari di tutto il paese, si sarebbero trovati tra le mani un prodotto del tutto diverso e lontano dagli standard che faticosamente erano stati raggiungi nel corso degli ultimi anni dal Programma curato del ministero dell’Istruzione. Le modifiche infatti avrebbero finito per intaccare gravemente la qualità dei testi da vari punti di vista. In primis quello accademico. Materiali con errori superiori al 10% del complessivo delle pagine, in base alla normativa attuale, vengono pesantemente declassati. Nella modifica la parte che si riferisce “all’adeguatezza della struttura editoriale e della progettazione grafica”, l’articolo […]