Questi sono gli impatti ambientali e paesaggistici del parcheggio nel centro storico di Bergamo

 

Da alcune fotografie, realizzate in tempi diversi, si può vedere il pesante impatto ambientale e paesaggistico del progetto di parcheggio interrato nel centro storico di Bergamo.

Per la cronaca, i lavori sono iniziati in assenza della preventiva e necessaria procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), obbligatoria per le caratteristiche del sito e per l’imponenza del progetto (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.D.M. 30 marzo 2015), vista l’approvazione del progetto esecutivo di variante del parcheggio con deliberazioni Giunta comunale n. 266 dell’11 giugno 2015 e n. 137 del 10 ottobre 2016, in epoca successiva alla previsione delle ridotte soglie dimensionali.

Attualmente non risulta emanata una nuova necessaria autorizzazione paesaggistica (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), viste le richieste inevase di modifiche e approfondimenti progettuali per mitigare il pesante impatto paesaggistico/ambientale effettuate dalla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brescia e Bergamo (nota prot. n. 18632 del 21 novembre 2018).

Il Comitato NoParkingFara, il Comitato Bergamo Bene Comune e l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno coinvolto in più occasioni le Amministrazioni pubbliche e la Magistratura competenti con istanze di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti.

Inoltre, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo ha avviato un’indagine esplorativa sul grande parcheggio pubblico multipiano “Parco della Rocca – Ex Faunistico” (9 piani, 469 posti auto).

Si ricorda che in una sola ora (8 dicembre 2018) sono state raccolte ben 2300 adesioni di cittadini alla petizione per la richiesta di svolgimento della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(Articolo pubblicato con questo titolo il 20 febbraio 2019 sul sito online del Gruppo d’Intervento Giuridico)

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