“Ho sei anni e voglio cambiare il mondo”, il discorso della piccola Emily sul clima che cambia

 

HO SEI anni… per favore date anche a me l’opportunità di cambiare il mondo“. 

Emily Graham, maglioncino rosso e cerchietto in testa, si è presentata con assoluta determinazione davanti a un gruppo di adulti pronti ad ascoltarla: come Greta Thunberg, la 16enne svedese, questa piccola di soli sei anni voleva fare qualcosa per salvare il Pianeta minacciato dal cambiamento climatico.  

Fiera e decisa, la bambina inglese ha parlato chiaro a un gruppo di consiglieri comunali durante il consiglio della sua cittadina, Carlisle, nel nord ovest dell’Inghilterra (contea di Cumbria).

E proprio come la “sorella maggiore” Greta non le ha mandate a dire ai suoi interlocutori: “Sono una consigliera scolastica della scuola elementare di Brampton e in futuro voglio diventare consigliera del nostro comune. – ha detto la piccola – Abbiamo 12 anni per interrompere la produzione di gas serra se vogliamo riuscire a fermare il cambiamento climatico.

Se non agite ora, tra 12 anni, quando io ne compirò 18 e sarò abbastanza grande per diventare consigliera, sarà troppo tardi.

E allora non avrò la possibilità di cambiare le cose.

Il mio futuro dipende dalle decisioni che prenderete ora, in questa stanza.

Per favore, date anche a me l’opportunità di cambiare il mondo“, ha affermato con forza la bambina.

Ai membri del consiglio comunale della sua città ha chiesto un “impegno immediato” e soluzioni concrete per arginare emissioni, inquinamento ed effetto serra.

Dopo le parole di Emily, anticipate da una manifestazione fuori dalla sala sempre relativa ai problemi del climate change, il consiglio si è impegnato a dichiarare l’emergenza climatica come fenomeno che richiede una “azione urgente” e quindi di adottare politiche per cercare di diventare carbon-free entro il 2030.

Una decisione che orA dovrà tornare nero su bianco anche nei bilanci e nei documenti del prossimo consiglio: a budget finiranno infatti strategie e approcci per cercare di mitigare i danni da surriscaldamento globale. 

Inoltre, secondo Colin Glover, capo consiglio, “dobbiamo lavorare insieme con i cittadini per arginare questo fenomeno il più velocemente possibile.

Lavorare con residenti e imprese.

C’è molto da fare e il tempo sta per scadere“, ha detto prima di ringraziare ancora una volta Emily. 

Le parole della piccola di 6 anni ricordano per spirito, richieste e forza le stesse pronunciate davanti all’Onu e ai capi di stato da Greta Thunberg, la paladina nella lotta ai cambiamenti climatici.

Grazie alla svedese migliaia di studenti in tutto il mondo da mesi hanno infatti iniziato scioperi e proteste per attirare l’attenzione dei politici sul problema del cambiamento climatico.

Il 15 marzo, in centinaia di città, è prevista la grande manifestazione #FridayForFuture proprio per spingere le istituzioni a prendere decisioni concrete per arginare il global warming.

Nel suo piccolo la giovane Emily c’è già riuscita: dopo il suo discorso il consiglio si è riunito per votare e – nonostante alcuni conservatori scettici sul fatto di destinare risorse economiche all’impegno richiesto – ha votato approvando la mozione “Emily” con 29 voti a favore e 22 astenuti.

 

(Articolo di Giacomo Talignani, pubblicato con questo titolo l’8 marzo 2019 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

 

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