Ambiente, Ripamonti (Lega): presentato disegno di legge per uso razionale e responsabile del suolo

 

Savona / Roma. Una legge quadro a livello statale su uso responsabile di suolo, patrimonio edilizio, risorse naturali: “la nostra proposta – dichiara Paolo Ripamonti, senatore ligure della Lega, tra i firmatari del disegno di legge per uso razionale e responsabile del suolo – punta alla rigenerazione e al riuso delle aree e delle superfici post industriali abbandonate e prevede incentivazioni finanziarie, sia per i comuni che per i privati cittadini, recuperando aree che spesso rappresentano importanti passività ambientali fonti di contaminazione e accumulo di rifiuti, ricettacolo di degrado sociale e pericolo per il graduale degrado delle strutture edilizie presenti.

Il provvedimento vuole perseguire l’obiettivo della riduzione del consumo del suolo e arrivare al traguardo posto dall’Europa di un incremento dell’occupazione netta di terreno pari a zero nel 2050”.

Quattro i punti chiave del disegno di legge.

Utilizzo responsabile: il suolo è una risorsa e come tale va tutelata e valorizzata, per questo si parla di ‘utilizzo responsabile’ e non di ‘consumo’;

bilancio ecologico: l’impatto dell’utilizzo del suolo in termini ambientali deve essere valutato anche in rapporto ai benefici conseguiti attraverso l’intervento, in particolare per la realizzazione di infrastrutture e opere di pubblica utilità;

progressività e saldo zero: l’introduzione del principio del consumo zero va declinato secondo il criterio della gradualità, in linea con quanto previsto dalle direttive europee e tenendo conto del ‘saldo’ tra suolo vergine occupato e terreno recuperato;

rigenerazione urbana: la riduzione dell’utilizzo complessivo di suolo passa anche per il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, attraverso l’introduzione di meccanismi di premialità e misure di incentivazione”.

Il disegno di legge intende contrastare l’impatto del consumo del suolo, certamente negativo, senza rappresentare un fattore di limitazione dello sviluppo.

La nostra proposta guarda oltre i semplici vincoli e considera operativamente gli strumenti che permettono un adeguato contenimento del consumo del suolo, senza limitare, ma addirittura promuovendo i processi socialmente positivi e con un bilancio ecologico pari a zero o positivo.

È questa l’unica strada per garantire la progressiva e costante riduzione del consumo del suolo agricolo, senza penalizzare la nostra economia e lo sviluppo ambientale sostenibile” conclude Paolo Ripamonti.

 

(Articolo pubblicato con questo titolo ad aprile 2019 sul sito online “AlbengaCorsara.News& Views”)

 

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