Coronavirus: morto Vittorio Gregotti, maestro dell’architettura del Novecento

 

È morto Vittorio Gregotti.

Nato a Novara il 10 agosto 1927, il grande architetto, urbanista e teorico dell’architettura è scomparso nelle prime ore di domenica a Milano.

Anche la moglie Marina Mazza è ricoverata nello stesso ospedale.

Era ricoverato all’ospedale San Giuseppe di Milano in seguito alle conseguenze di una polmonite da coronavirus. 

Tra i progetti più importanti realizzati dalla Gregotti Associati International (lo studio da lui fondato nel 1974) il piano di sviluppo del quartiere della Bicocca di Milano (1985-2005), il Centro Cultural de Belem a Lisbona 1988-1993), a confermare la dimensione internazionale del lavoro di Gregotti, e il teatro lirico di Aix-en-Provence (2003-2007), forse una delle realizzazioni da lui più amate.

Nel 1975 aveva curato la Biennale di Venezia, la prima in cui aveva fatto ufficialmente comparsa l’architettura «come ampliamento del settore Arti Visive».

Il suo ultimo lavoro la ristrutturazione da ex fabbrica a teatro del Teatro Fonderia Leopolda a Follonica (Grosseto).

(Articolo pubblicato con questo titolo il 15 marzo 2020 sul sito online del “Corriere della Sera”)

 

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