Plastiche nella neve in Antartide e Co2 record alle Hawaii

DI LUCA MERCALLI, IL FATTO QUOTIDIANO, 12 GIUGNO 2022

In Italia –Il Cnr-Isac comunica che maggio 2022, con 1,8 °C sopra media, è risultato il secondo più caldo nella serie termometrica nazionale iniziata nel 1800, ma solo pochi centesimi di grado sotto il record del maggio 2003, mentre è stato il più caldo in assoluto al Centro e al Nord. Inoltre, deficit semestrale di precipitazioni da dicembre 2021 di circa -45% nell’insieme del Paese e -50% al Settentrione. Giugno sta proseguendo con lo stesso stile, e l’ondata di calore nord-africano dello scorso weekend ha fatto stabilire nuovi primati di temperatura massima per il mese di 40,4 °C ad Alghero e 38,6 °C a Pescara. Al Nord il caldo precoce si è temporaneamente attenuato sotto correnti atlantiche che hanno innescato molti temporali, incapaci di ridurre la siccità padana data la loro diffusione irregolare, ma responsabili di danni per pioggia intensa, vento e grandine. Gli episodi più appariscenti hanno colpito domenica 5 dal Lago Maggiore al Bresciano (innumerevoli alberi abbattuti, interruzioni di strade e linee elettriche) e in Alto Adige (violenta piena del Rio di Ento a Ridanna, 80 mm di pioggia in un’ora). Altri nubifragi nel Comasco nella notte tra lunedì 6 e martedì 7, alluvionato l’abitato di Laglio con le stesse dinamiche del 28 luglio 2021. Giovedì i temporali si propagavano verso il Sud riportando le temperature nella norma anche lì per un paio di giorni. All’estremo Nord-Ovest invece il vento di foehn ha rinfocolato la siccità, che ora promette di aggravarsi ulteriormente con il tempo fattosi di nuovo rovente e asciutto. Venerdì 10 giugno è stata inaugurata la nuova sede di Lecce del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), polo internazionale d’eccellenza per la ricerca su clima e oceani e la modellizzazione degli scenari futuri, grazie a una struttura di supercalcolo all’avanguardia. In atmosfera canicolare venerdì 17 verrà aperta al Forte di Bard (Val d’Aosta) la mostra Earth’s Memory, sintesi del progetto Sulle tracce dei ghiacciai di Fabiano Ventura, che tra il 2009 e il 2021 ha percorso Karakorum, Caucaso, Alaska, Ande, Himalaya e Alpi per documentare con straordinari confronti fotografici la drammatica riduzione dei ghiacciai rispetto a un secolo fa: una memoria del pianeta che sta per essere cancellata dal riscaldamento globale.
Nel mondo – Maggio è stato il più caldo mai osservato in tutta l’Europa sud-occidentale (e anche il più secco in Francia) con un eccesso termico rispetto alla norma di oltre 2 °C, secondo il servizio di monitoraggio satellitare Eu-Copernicus. E, nonostante il freddo in Russia, Nord-Ovest americano, Sud-Est asiatico e parte dell’America latina, a livello mondiale si è collocato quinto tra i più caldi dietro ai casi recenti e ravvicinati del 2016, 2017, 2019 e 2020. All’osservatorio del Mauna Loa (Hawaii) la concentrazione media mensile di Co2 ha raggiunto un nuovo primato di 421 parti per milione, oltre il 50% in più rispetto all’era preindustriale e massimo da almeno tre milioni di anni. Continuano a bollire in soffocanti ondate di calore i Paesi tra Medioriente e Asia centrale, a Jahra (Kuwait) dal 4 al 9 giugno le temperature massime hanno oscillato tra 50,0 °C e 52,7 °C (la norma è 45 °C), e un caldo straordinario si sta rinnovando anche negli Stati Uniti e nella penisola iberica, dove un incendio boschivo ha costretto all’evacuazione di duemila persone a Benahavis, Andalusia. Diluvi alluvionali a Cuba e nelle province meridionali di Cina, Argentina e Cile. Ricercatori neozelandesi hanno rintracciato per la prima volta microplastiche nella neve caduta in Antartide (articolo First evidence of microplastics in Antarctic snow, sulla rivista The Cryosphere): l’origine è probabilmente locale, dal logorio di materiali e abiti sintetici utilizzati nelle basi scientifiche. La parola “incontaminato” è ormai da cancellare dal vocabolario.

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