M49 esce dal letargo, ricomincia l’inseguimento dell’orso “problematico”

 

Per mesi arnie e pollai sono stati al sicuro, ma adesso M49 è tornato a fare scorrerie in Val di Fiemme.

L’orso più ricercato d’Italia, etichettato come “problematico” dagli esperti dell’Ispra, è uscito dal letargo: le sue impronte sono state rintracciate nella zona di Arodol, area di Castello Molina di Fiemme in Trentino.

Non è inusuale che anche durante il letargo gli orsi facciano brevi interruzioni del sonno per mangiare.

M49 si è mosso in questi giorni in cui la temperatura è comunque diminuita e ha lasciato tracce nella zona di un’azienda agricola in Val di Fiamme (Trentino) dove ha danneggiato un’arnia ed è stato poi messo in fuga da tre cani.

La prima scorreria del 2020 di M49 segue a una lunga fuga iniziata il 14 luglio dell’anno scorso, quando l’animale, un orso bruno di tre anni e mezzo del peso di circa 140 chili, era stato catturato dai forestali trentini in Val Rendena.

M49 aveva però mostrato subito un carattere del tutto particolare, riuscendo a scappare dall’area faunistica dedicata del Casteller a Trento Sud.

La fuga di M49, che il governatore della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti vuole abbattere e gli animalisti salvare, aveva subito scatenato varie polemiche e creato partiti pro e contro l’orso.

Ad alimentare l’interesse anche l’intraprendenza con cui M49, al quale era stato tolto il radiocollare di monitoraggio una volta chiuso nel recinto, era riuscito a scappare scavalcando la recinzione elettrificata con cavi a 7.000 volt.

Dopo essere rimasto per alcune settimane sulla Marzola, la montagna sopra Trento, e lo sconfinamento in Alto Adige dove aveva terrorizzato un escursionista, M49 aveva smesso di far parlare di sé grazie al letargo, che secondo gli esperti stava passando nel gruppo dei Lagorai.

In questi mesi l’area faunistica di Casteller si è attrezzata per un possibile ritorno di M49: le recinzioni sono state rinforzate con la sistemazioni di pannelli al posto delle reti, più difficili da scavalcare.

Rintracciare M49 è comunque problematico, perché l’orso non ha più il radiocollare.

In ogni caso, anche se si localizzasse con precisione il posto in cui trascorre il letargo un intervento nella tana è da escludere, sarebbe troppo pericoloso per i veterinari e per lo stesso animale.

(Articolo di Cristina Nadotti, pubblicato con questo titolo il 2 marzo 2020 sul sito online del quotidiano “la Repubblica”)

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