Dai cartelloni anti-bestemmia a quelli dallo humor nero contro gli incidenti stradali. Il nuovo modo di fare pubblicità sociale

Articolo pubblicato con questo titolo il 15 ottobre 2014 sul sito “Esterniamo”.

Immagine.logo Esterniamo

Possono sembrare apparentemente bislacchi (o di cattivo gusto, in alcuni casi) ma si fanno portatori di messaggi di carattere sociale.

Parliamo di alcuni cartelloni pubblicitari che in queste ore stanno animando le cronache dei quotidiani locali e nazionali per via di alcune campagne adv a dir poco particolari. 

Il primo caso, è quello del cartellone choc di un’agenzia funebre spuntato sulla strada più pericolosa d’Italia, la regionale 148 Pontina (solo nel 2013 si sono registrate nel complesso del territorio 40 decessi e 322 ferimenti), che riporta l’immagine di una distesa di croci, una con dei fiori e di lato il claim: «Guida con prudenza … Noi possiamo aspettarti in eterno».

Immagine.Pubblicità di Tovalieri.1

Il senso originale del messaggio lo chiarisce a il Corriere.it l’amministratore della società, Onelio Tovalieri: «Non chiamatelo slogan … piuttosto un’avvertenza, come i messaggi che compaiono sui pacchetti di sigarette. Ma con una dose di simpatia in più. Abbiamo pensato ad una serie di cartelloni per sdrammatizzare la nostra attività con una chiave più originale del solito. Sia chiaro, – spiega Tovalieri – noi non volevamo dire ‘andatevi a schiantare che poi vi facciamo il funerale’. Semmai il contrario: noi campiamo con la morte, ma che sia per cause naturali e non per incidenti o altre violenze». 

Immagine.Pubbliità di Tovalieri. png

Il secondo caso, stavolta meno lugubre ma altrettanto curioso, viene da Montegrotto Terme nel Padovano dove il sindaco Massimo Bordin sta facendo affiggere (dopo aver firmato a fine agosto un’ordinanza ad hoc sul tema) proprio in questi giorni cartelloni che riportano la sua foto e l’invito-monito a evitare il turpiloquio con lo slogan: «la bestemmia offende te stesso e chi ti sta vicino».

Immagine.Pubblicità anti-bestemmia 

Un’iniziativa di “sensibilizzazione” affiancata da azioni concrete: multe da 51 a 309 euro per «chiunque proferisca e/o inciti l’uso alla bestemmia». 

I cartelli sono stati diffusi su affissione negli esercizi pubblici, le strutture ricettive, i contesti ricreativo-formativi culturali-religiosi, gli istituti scolastici, gli spazi delle pubbliche affissioni.

 

 

 

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