Polemiche e botta e risposta a distanza tra Ministero, Regione e ambientalisti sulle trivelle in Adriatico. Se da una parte, infatti, il ministro Guidi rassicura che in Adriatico non è stata autorizzata alcuna trivellazione, dall’altra arriva immediata la risposta del Governatore della Puglia, Emiliano, che annuncia il ricorso della Regione, sottolineando inoltre di non essere stato avvisato dal Ministero che ”sarebbe stata concessa la dodicesima autorizzazione alle prospezioni finalizzata alla ricerca di idrocarburi in Puglia”. Nell’Adriatico non è stata autorizzata alcuna trivellazione, sostiene il ministro Guidi – le proteste di ambientalisti e Regioni sono solo un polverone. Per la Guidi, i permessi sono solo per prospezioni e sono oltre le 12 miglia dalla costa. Ma i comitati anti-trivelle chiedono una moratoria immediata di tutte le attività offshore. Dopo il governatore della Puglia, Michele Emiliano, anche il suo collega del Veneto, Luca Zaia, ha promesso battaglia contro i petrolieri. E il verde Angelo Bonelli chiede l’intervento del capo dello Stato: ”Rivolgiamo un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché faccia sentire la sua voce contro lo scempio a cui rischiano di andare incontro i mari italiani e le Isole Tremiti, che non solo sono un bene comune di tutti i cittadini italiani, ma che rappresentano un patrimonio naturalistico unico”. “Un polverone pretestuoso e strumentale: non c’è nessuna trivellazione – ribadisce il ministro Guidi -. Il permesso di ricerca concesso alla società Petroceltic (di fronte alle isole Tremiti in Puglia, n.d.r.) riguarda soltanto, e in una zona oltre le 12 miglia, la prospezione geofisica e non prevede alcuna perforazione che, comunque, non potrebbe essere autorizzata se non sulla base di una specifica valutazione di impatto ambientale“. Intanto la Regione Puglia presenterà ricorso per conflitto di attribuzione con riferimento al modo in cui l’emendamento alla legge di stabilità presentato dal Governo […]