La storia sembra ripetersi dalla Basilicata alla vicina Puglia, dal petrolio ai rifiuti radioattivi. Così come in Basilicata è presente, presso l’Ateneo lucano, un Master annuale di secondo livello in “Petroleum geoscience” in collaborazione con Total E&P Italia e Shell, così in Puglia, presso l’università Aldo Moro di Bari partirà un Master di secondo livello in “Gestione rifiuti radioattivi e industriali pericolosi e tecniche di intervento per la salvaguardia ambientale” con la collaborazione della Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della localizzazione, progettazione, realizzazione e gestione del deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi (cfr. http://www.uniba.it/ateneo/rettorato/ufficio-stampa/comunicati-stampa/2016/uniba-sogin). Il direttore della divisione Corporate di Sogin, Luca Cittadini, ha definito il master pugliese “la prima esperienza del genere in Italia” e il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, ha parlato di “un master unico nel suo genere in tutto il Mezzogiorno” (cfr. https://www.youtube.com/watch?v=dmncJV3ZhA8&feature=youtu.be). Locandina Master in “Petroleum geoscience”in Basilicata convenzione tra l’Università di Bari e la Sogin per un Master di II livello È ormai noto a tutti che la Basilicata custodisce il più grande bacino petrolifero on-shore dell’Europa occidentale. Il legame tra il greggio e il territorio lucano si concretizza, oggi, nei progetti della Val D’Agri, il cui giacimento è operato da Eni in partnership con Shell, e il progetto Tempa Rossa operato da Total in partnership con Shell e Mitsui. La stessa Shell e la stessa Total che in collaborazione con l’Università della Basilicata hanno ritenuto opportuno attivare il Master universitario “Petroleum geoscience”. È altrettanto noto che la Puglia ha visto recentemente celebrarsi, in seduta straordinaria e congiunta tra i comuni di Matera, Altamura, Santeramo in Colle, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Spinazzola ed Irsina, un Consiglio comunale finalizzato a manifestare la propria indisponibilità ad ospitare il deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi, in attesa della pubblicazione […]